Mosul, da anni, è sotto il controllo dei terroristi dell’IS. È nel 2014 che Abu Bakr al Baghdadi proclama nella città la nascita del califfato e da allora niente è stato più lo stesso. Una buona notizia arriva in questi giorni: dopo la morte del Califfo, la moschea di al-Nuri, luogo simbolo dell’autoproclamazione dello Stato Islamico, è stata strappata all’Isis e torna ad essere a disposizione del popolo iracheno.
Mosul è la seconda città più importante dell’Iraq, dopo la capitale, Baghdad; è la più grande città a maggioranza sunnita di tutto il Paese ma, per la sua storia, da sempre, è stata considerata l’emblema del multiculturalismo (non a caso fino a qualche anno fa vi era una grande comunità di cristiani assiri). Non solo. A Mosul è presente una enorme ricchezza, una diga, precedentemente conosciuta come ‘diga di Saddam Hussein’, dal nome del suo creatore, che è la più grande dell’Iraq e la quarta in tutto il Medio Oriente.
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