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La Folgore piange il Maresciallo Antonio Mele, vittima 328 dell’ Uranio Impoverito

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Purtroppo non ce l’ha fatta Antonio. Va ad aggiungersi alla sequenza impietosa dei decessi provocati dall’uranio impoverito.E’ la vittima 328.

Il Maresciallo Antonio Mele ha combattuto fino alla fine, ma quando le sue condizioni si  sono aggravate improvvisamente, ha espresso  la volontà di tornare a casa sua, conscio ormai che era finita. Dopo appena due giorni è spirato.

La storia che si ripete è sempre la stessa, infatti la moglie si confida e dice: mi riferiva che non avevano protezioni, cioè tute, maschere ed equipaggiamento del quale invece disponevano ad esempio i soldati statunitensi quando operavano su territori contaminati dalla polvere rilasciata da quei proiettili.

Domenico Leggiero dell’ Osservatorio Militare ha rilasciato il seguente comunicato stampa:

MARIO MELE, MARESCIALLO DELLA BRIGATA FOLGORE VITTIMA N°328

Neanche il tempo di riprendersi dai funerali di Rosito Francesco che un altro lutto colpisce Pisa città che ospita alcuni reparti d’élite delle Forze Armate Italiane. Sabato fu la 46^ Aerobrigata di Pisa a piangere uno dei suoi giovani figli morto dopo una leucemia da uranio impoverito, oggi è la Folgore a piangere il Maresciallo Mario Mele, veterano di tante missioni e morto stamane alle 5:00 anche lui dopo una leucemia devastante che lo ha portato via alla sua famiglia. I figli e la moglie lo hanno assistito fino alla fine, lo hanno accontentato anche nel suo ultimo desiderio: spegnersi nella propria casa frutto di tanti sacrifici. Così hanno ha fatto la famiglia, lo ha portato a casa qualche giorno fa dove stamane si è spento. Una costante quella della famiglia che cerca di rispondere a tutte le necessità del caso, a soddisfare ogni desiderio che un malato terminale può esprimere prima di lasciarci. Una famiglia forte a cui si sono aggiunti colleghi ed amici. Già colleghi ed amici, nessun altro!
Solo oggi, con teppismo perfetto, la famiglia si è accorta che ci sono anche le Istituzioni, malignando qualcuno sostiene che si son fatte vive solo per “gestire” l’impatto mediatico dell’ennesima morte, la possibile reazione di un popolo che sembra decisamente stanco di queste morti e del silenzio del Ministro e del Governo.
La commissione Parlamentare d’inchiesta è partita con i lavori, il Presidente Scanu ha già ampiamente confermato che questa volta vuole arrivare ad una conclusione, alla produzione di un atto, documento, proposta o quanto possa servire per essere vicini alle famiglie e dare qualche segno di sensibilità e rispetto delle Istituzioni.
I funerali di Mario Mele sono previsti per domani, martedì 23 febbraio alle 15 a Cascina di Pisa.

Sentite condoglianze da parte di NSM.

R.I.P.

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