“Abbiamo avuto l’ennesima conferma che la cooperazione in essere tra il nostro Paese e gli Emirati Arabi, in corso da tempo, non può che essere rafforzata”. Così il capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale Enzo Vecciarelli, in visita oggi alla giornata di apertura dell’Airshow di Dubai, reduce da una serie di incontri con i vertici militari della regione. Negli Emirati l’Italia ha una base militare dalla quale viene effettuato il trasporto verso l’Afghanistan e l’Africa, “pertanto – spiega il capo di SMA – quest’area rimane di importanza strategica”. Continua ↓
“Con gli Emirati – ha aggiunto il generale Vecciarelli – stiamo inoltre lavorando ad un progetto per un velivolo a pilotaggio remoto, il P2HH, che interessa sia l’Aeronautica militare italiana che quella emiratina. Ieri ci siamo confrontati e stiamo definendo esattamente la time-line del programma di sviluppo della piattaforma e le consegne”. “il governo italiano crede in questo progetto, su cui ha investito risorse significative e da parte emiratina c’è corrispondenza”. Ad oggi si parla di un interesse di 8-10 macchine di Piaggio Aerospace per entrambe le Forze Armate.Continua ↓
L’Italia si è occupata anche dell’addestramento dei piloti della pattuglia acrobatica nazionale degli Emirati, che come la PAN, vola sull’MB-339. “Dall’addestramento acrobatico si può arrivare anche a quello operativo”, ha detto in proposito il capo di SMA: “Pertanto l’avvio della contrattualizzazione dell’M-346 rimane una possibilita”. Nel 2009 gli Emirati Arabi avevano selezionato l’addestratore avanzato di Leonardo in 48 esemplari, di cui 20 si prevedevano armati, ma non si è ancora giunti alla firma del contratto. “L’addestramento congiunto – ha concluso il generale Vecciarelli – è una possibilità per la Forza aerea emiratina che potrebbe disporre di macchine per tutto l’addestramento, dalla prima alla quarta fase” (quella combat ready, ndr). Leggi tutto, clicca QUI