Nell’attuale scenario continentale, pieno di incertezze sul futuro dell’Unione e di continue minacce dietro l’angolo, uno dei temi ricorrenti è lo stato della difesa europea. Da lungo tempo si dibatte sulla possibile creazione di un esercito unificato a base UE, ma ogni volta le questioni nazionali prevalgono su tutto e si abbandono temporaneamente un progetto del genere, considerato alquanto rivoluzionario. Questa volta, a riaprire le discussioni, sono stati i ministri della Difesa e degli Esteri italiani, Roberta Pinotti e Paolo Gentiloni.
In un editoriale pubblicato sul quotidiano francese Le Monde, e ripreso da La Repubblica, i due ministri hanno fatto appello a un possibile dispiegamento di una forza multinazionale europea, propedeutica a un futuro “Schengen della difesa”. Non dunque un vero esercito comune, perché l’obiettivo non sarebbe quello di riunire tutte le forze nazionali degli Stati membri, quanto piuttosto un coordinamento delle funzioni militari e un mandato condiviso, con meccanismi decisionali e di bilancio comuni.