Roma, 4 ott – “Non c’è tempo! Per rendere concreto l’impegno del Ministro di ‘salvaguardare e valorizzare la componente civile del Dicastero, riconoscendo le variegate e altamente qualificate professionalità che la stessa è in grado di esprimere’, Governo e Parlamento dovrebbero, entro la prossima legge di bilancio, rimandare la norma che prevede la riduzione a 20.000 unità dei dipendenti civili, almeno fino al 2034 come già approvato per i militari”. È quanto sostengono i coordinatori nazionali della Difesa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.
“Perché la Difesa del nostro Paese possa confrontarsi con quelle degli altri Stati europei – proseguono -, chiediamo che il personale civile, oggi pari a circa il 12% del totale, si allinei alle medie UE pari al 25% dell’intera forza disponibile.
È poi indispensabile rendere stabile il finanziamento di 10 milioni di euro, sempre dal bilancio interno della Difesa, che il vertice politico ha assicurato per il solo 2024, a parziale ristoro dei 21 milioni di euro sottratti alla componente civile negli anni scorsi, destinati alle attività dei dipendenti civili di supporto alla capacità operativa delle FFAA”.
“Chiediamo atti concreti per la valorizzazione e qualificazione dell’attività civile del Ministero della Difesa”, concludono i sindacati.