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DECRETO RILANCIO: 100 MILIONI ALLA DIFESA MA NON AL PERSONALE. LA RAPPRESENTANZA MILITARE FUNZIONA ANCORA!

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In considerazione dei recenti provvedimenti di natura governativa, aventi riflessi anche sulle Forze Armate, ringraziano prioritariamente il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Generale Salvatore FARINA, per aver recepito le istanze avanzate per salvaguardare la vita del personale militare, e delle relative famiglie, durante l’emergenza Covid-19.

Il susseguirsi dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, che in molte occasioni hanno generato dubbi interpretativi circa la puntuale applicazione nell’ambito militare, hanno, tuttavia, trovato soluzioni attuative grazie alla continua attività dei delegati del COCER Esercito che hanno svolto, seppur con notevole difficoltà, una costante attività di coordinamento con lo Stato Maggiore dell’Esercito, con il quale si auspica di sanare le problematiche ancora pendenti.


Rappresentare con efficacia le istanze del personale in questo particolare momento storico, dove chiunque cerca di accaparrarsi un po’ di visibilità, è difficile, ma l’operato svolto dalla rappresentanza militare è stato determinante nel recente provvedimento del “decreto rilancio” dove le istanze relative alla parità del trattamento economico del personale operante per strade sicure ed esigenza Covid-19 sono state recepite, seppur in parte, dall’Autorità Politica.

Restano ancora da affrontare, in sede di conversione in legge del decreto “rilancio”, la mancanza di specifici stanziamenti di bilancio per la Forza Armata, al pari dei fondi stanziati per il solo personale delle Forze di Polizia.


Nello specifico è di palese evidenza che il personale dell’Esercito Italiano impiegato per l’emergenza sanitaria Covid-19 non è costituito unicamente dai 7.800 militari di strade sicure, ma anche da tutto quel personale che diuturnamente opera con diversi compiti in soccorso alla popolazione italiana.

Tale personale, a differenza delle Forze di Polizia, è oggi remunerato con il bilancio già esiguo dell’Esercito Italiano, dilaniato ulteriormente dalla legge 244/2012 per la quale urge una immediata rivisitazione.

Non appare chiaro, infine, che temi precipui della Rappresentanza Militare non siano stati affrontati su un adeguato tavolo di confronto ma, addirittura, in tale decreto si preveda di togliere il diritto di preferenza per il personale militare sull’acquisto degli alloggi da alienare della difesa.

I delegati del COCER Esercito:

Vincenzo Sposito – Carmine Capobianco – Pasquale Fico – Salvatore Miccichè – Leonardo Nitti – Gennaro Galantuomo – Domenico Bilello – Giuseppe Scifo – Domenico Migliore – Fabio Minissale – Fabrizio Carta – Francesco Gentile – Antonino Duca


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