Il prossimo 14 ottobre a Carpi, in provincia di Modena, il militare verrà ordinato diacono dal vescovo Erio Castellucci.
La vicenda, resa nota in questi giorni dalla stampa modenese. racconta della storia del militare prossimo alla pensione, che ha dedicato ben 25 anni della propria vita all’Arma, fino alla vocazione.
“Mia madre mi ha sempre detto che ero già carabiniere prima di nascere. Quando ero piccolo e mi chiedevano cosa volessi fare da grande io rispondevo: il carabiniere, perché per me era ed è simbolo di onestà e di sicurezza per tutti. Penso ci sia un forte legame tra fare il carabiniere e il diacono – racconta Apicella -.
Il primo è al servizio dei cittadini, tra loro e con loro. Il diacono si mette al servizio di quelle persone che sono sole o sono povere; è colui che all’interno del mondo lavorativo, nella vita privata, tra gli amici, porta la parola di Dio. Non predica il Vangelo al lavoro o per strada, ma con l’esempio di una vita corretta lo trasmette. Nella mia vita professionale è ciò che ho fatto: ho suscitato a tutti interesse per questa affinità”
Una scelta che è costata sacrifici, “studiavo di notte o quando avevo le ferie. Sicuramente la mia vocazione ha ‘fatto capolino’ anche nel ruolo professionale: quando mettevo le manette a qualcuno – conclude Apicella – cercavo sempre di farlo redimere, per cercare un’altra strada, quella di una vita onesta”.