L’operazione denominata Prosperity Guardian, potrebbe prendere vita a breve e vedrà la partecipazione di diverse nazioni, tra le quali anche l’Italia.
La notizia, riportata dal portale internazionale Defence News, narra di una nuova iniziativa multinazionale di sicurezza in Medio Oriente per aiutare a proteggere le navi mercantili nell’area del Mar Rosso da droni e missili.
Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha annunciato formalmente l’iniziativa lo scorso 18 dicembre. Nei giorni precedenti aveva accennato alla necessità di un’azione collettiva per proteggere le navi civili nella regione.
Secondo quanto emerso da un incontro virtuale tra i partecipanti del gruppo di sicurezza, ad oggi, i ribelli Houthi nello Yemen hanno lanciato almeno 100 attacchi con droni unidirezionali e missili balistici, prendendo di mira 10 navi mercantili che rappresentano più di 35 nazioni diverse.
“All’ Operazione Prosperity Guardian sembra ormai certo che parteciperanno diversi paesi tra cui Italia, Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna.
Secondo Austin, questo rappresenterà una vera e propria sfida ai ribelli Houthi e riporterà la sicurezza nel Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden, con l’obiettivo finale di garantire la libertà di navigazione per tutti i paesi che commerciano nella zona.
Lo stesso Segretario alla Difesa degli Stati uniti ha sottolineato che la competenza farà capo alle Forze marittime combinate – una partnership marittima multinazionale con sede in Bahrein – ed alla sua Task Force 153.
La CMF è composta da 39 nazioni e le sue varie task force aiutano a proteggere il Golfo di Oman, l’Oceano Indiano, il Golfo Persico, il Mar Rosso e il Golfo di Aden. Alcune task force si concentrano anche sulla lotta alla pirateria nella regione, nonché all’attività di formazione e creazione di partner.
Secondo la Marina francese, ogni anno circa 20.000 navi commerciali transitano nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. La Task Force 153 copre specificamente il Mar Rosso ed è stata istituita nel 2022 per affrontare il traffico di esseri umani e il contrabbando di materiali legali come carbone, armi e droghe illegali.
Il resoconto dell’incontro di Austin rileva che la task force “potrebbe essere utilizzata per scoraggiare gli attacchi nell’ambito del CMF”, anche se il Dipartimento della Difesa Statunitense ha rifiutato di fornire ulteriori informazioni.
Ecco alcuni dettagli sulle forze che partecipano all’operazione Prosperity Guardian. (Il Ministero della Difesa spagnolo non ha risposto alla richiesta di informazioni di Defense News.)
Italia
Il Ministero della Difesa italiano – sottolinea la nota che ha ricevuto Defence News – farà la sua parte per contrastare “l’attività terroristica destabilizzante” inviando la fregata multimissione Virginio Fasan nel Mar Rosso, .
Martedì scorso il ministro della Difesa italiana Guido Crosetto e Il Segretario della Difesa Statunitense Austin hanno discusso sulla sicurezza marittima tramite una videochiamata, definendo le opzioni per proteggere le rotte marittime volte ad evitare ripercussioni economiche e “impatti pericolosi” sui prezzi delle materie prime.
“E’ necessario aumentare la presenza nell’area per creare le condizioni per la stabilizzazione, per evitare disastri ambientali e anche per evitare una recrudescenza della spinta inflazionistica”, ha affermato Crosetto nella nota.
Gran Bretagna
La Gran Bretagna ha assegnato alla task force internazionale un cacciatorpediniere Type 45 dotato di armi di difesa aerea.
Il Ministero della Difesa ha annunciato il 19 dicembre che il cacciatorpediniere HMS Diamond guiderà il contributo della Royal Navy all’operazione Prosperity Guardian.
La HMS Diamond è nella regione da poco più di due settimane e sabato si è trasferita nel Mar Rosso. È stato quasi immediatamente chiamato in azione per abbattere un presunto drone Houthi puntato su una nave commerciale nella zona. Questa è stata la prima volta che la Royal Navy ha abbattuto un bersaglio aereo dalla Guerra del Golfo nel 1991.
“E’ un problema internazionale che richiede una soluzione internazionale e per questo motivo la HMS Diamond ha aderito all’operazione Prosperity Guardian”, ha affermato il segretario alla Difesa inglese Grant Shapps, annunciando il lavoro con il gruppo di sicurezza.
Le forze britanniche sono state presenti con una piccola flotta di navi nella regione. Ad esempio, l’esercito gestisce una flottiglia fuori dal Bahrein che comprende la fregata HMS Lancaster, tre navi cacciamine e una nave di supporto ausiliaria della Royal Fleet.
Francia
Secondo una nota ricevuta da Defence News, la fregata multimissione francese Languedoc pattuglia il Golfo di Aden e la zona meridionale del Mar Rosso dall’8 dicembre scorso per garantire la libertà di navigazione.
La Languedoc ha abbattuto due droni provenienti dalla direzione dello Yemen che apparivano ostili nel secondo giorno di pattugliamento. Da quanto afferma la Marina francese, l’11 dicembre la fregata ha distrutto un drone che minacciava la petroliera norvegese Strinda , prima di spostarsi per proteggere la petroliera colpita e prevenire un dirottamento. Un incendio a bordo della Strinda è stato domato senza feriti.
Norvegia
Il ministero della Difesa norvegese a dichiarato che la Norvegia invierà fino a 10 ufficiali di stato maggiore in supporto alle forze marittime combinate.
Marita Isaksen Wangberg, portavoce del ministero della Difesa, ha detto a Defense News che il paese non sta inviando alcuna nave.
Paesi Bassi
Il portavoce della Marina Alex KranenburgI, ha detto a Defense News che i Paesi Bassi intendono contribuire all’operazione con due ufficiali di stato maggiore. Il Paese non ha navi nella zona in questo momento e il contributo delle navi è in fase di revisione.