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Corteo antimilitaristi a Decimomannu

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Due schieramenti opposti. Da una parte i militanti che non vogliono più le basi militari in Sardegna. Dall’altra le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Pomo della discordia – e teatro del faccia a faccia – la base di Decimomannu. La manifestazione, ultimo atto di una cinque giorni di campeggio promossa dalla “Rete No Basi né Qui né Altrove”, è partita da San Sperate.

Il corteo con decine di persone ha quindi raggiunto la base aerea. I militanti, con striscioni e bandiere, si sono sistemati a una decina di metri dalla rete di recinzione per gridare slogan contro la presenza militare in Sardegna. Cori, un fumogeno, urla al megafono. Ma non ci sono stati momenti di vera tensione. Gli attivisti stanno ora tornando in marcia a San Sperate.

Obiettivo dell’iniziativa, hanno spiegato i promotori, è quello di creare un clima ostile intorno alla presenza militare nell’Isola. Una lotta che continua anche dopo l’annunciato addio da Decimo dell’Aeronautica tedesca alla fine del 2016. Un rompete le righe che ha diviso i residenti: c’è chi, con la partenza della Lutwaffe, teme che si possano perdere posti di lavoro e indotto commerciale con positive ricadute sul tessuto economico del territorio.

Per questo nei mesi scorsi ci sono state anche manifestazioni a favore della base di Decimomannu. Compatto e deciso, però, il fronte del No tornato alla carica proprio in questi giorni in concomitanza con l’inizio del secondo semestre di esercitazioni militari.

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