Dopo le propagande politiche degli ultimi anni , decine di migliaia di marescialli, già penalizzati dal riordino del 1995 e affossati col Riordino del 2017, hanno ricevuto il colpo di grazia con i correttivi presentati dallo Stato Maggiore Difesa e approvati dal governo giallo-rosso lo scorso 26 settembre, ma non ancora “ufficializzati”.
I Cinque Stelle, di comune accordo con il PD, pare abbiano decisamente rifiutato di sanare le sperequazioni subite dal ruolo marescialli chieste a gran voce da Cocer e Sindacati. Decine di migliaia di Primi Marescialli e gradi equivalenti, dopo aver perso ogni possibilità di accedere alla qualifica di Primo Luogotenente già con il Riordino del 2017 , con questi correttivi senza logica potrebbero non riuscire nemmeno a raggiungere il grado apicale di Luogotenente.
Questa situazione perdura da troppo tempo ed è presente in tutte e quattro le Forze Armate . La manovra economica del 2020 vale circa 30 miliardi, sarebbe bastato un minimo di attenzione in più per tentare almeno di correggere gli errori del passato, invece la politica è rimasta sorda alle richieste. Questo lo si evince ad esempio dal comunicato del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini:
Esprimo piena soddisfazione per i risultati raggiunti a favore del Comparto difesa e sicurezza, tra l’altro rispettando i termini previsti per l’esercizio della delega, nonostante il momento di particolare vivacità politica che ha caratterizzato il Paese nell’ultimo periodo” “Tuttavia – sostiene il Ministro della Difesa piddino – bisogna fare ulteriori sforzi e per questo si punterà, durante l’iter parlamentare di definizione dei provvedimenti, a reperire nuove risorse che consentano, tra l’altro, di corrispondere i compensi di lavoro straordinario alle Forze Armate e alle Forze di Polizia, tenuto conto che gli attuali stanziamenti non risultano sufficienti a soddisfare il fabbisogno”
Probabilmente Guerini non conosce nei particolari questa situazione interna alle ffaa, ma se la sua azione si limiterà alla mera esecuzione delle direttive imposte dal PD, potremmo assistere ad un ulteriore ed evitabilissimo passo indietro .
Le commissioni di avanzamento di ffaa, nel corso di questi anni sembrano aver ignorato il problema anziché tentare di risolverlo, e su questo tema si è espressa in maniera molto critica anche una nuova realtà sindacale ( leggi qui).
Tra le rappresentanze militari, tre delegati del Cocer carabinieri ed uno dell’ Esercito sembrano ancora credere che si possa trovare una mediazione con politica e vertici militari. Lo si evince dal comunicato di qualche giorno fa, nel quale i delegati hanno sostenuto che questo momento suggerisce di dissociarsi da prese di posizioni premature o da attacchi di ogni genere che potrebbero causare tensioni all’interno dell’intero comparto e conseguentemente sfavorevoli rallentamenti.
Il nostro compito – sostengono i delegati – è quello di continuare a vigilare affinché il Governo rispetti la data di scadenza imposta dalle norme e contestualmente lo schema dei correttivi da approvare, si attenga ai seguenti criteri sostenuti fermamente, sin dal primo momento della nostra nomina, intutte le sedi istituzionali:
1. RESTITUIRE, il grado apicale e con esso dignità e motivazione agli Ispettori declassati e demansionati che, ante riordino, avevano già raggiunto il vertice della categoria indossando il tanto sofferto, quanto meritato, grado da MA.s.UPS.
2. RICOSTRUIRE , sin dove possibile, la carriera agli Ispettori che ante riordino, pur avendo maturato + di 8 anni nel grado di Maresciallo Capo, non erano avanzati al grado superiore a causa delle scelte scriteriate adottate nell’ultimo ventennio dalla stessa Amministrazione (molti Mar.Cap. hanno subito un ristagno nel grado anche di 20 anni senza alcun demerito).
3. RIDURRE, gli anni della carriera per il raggiungimento del grado apicale.
Lo stesso Cocer carabinieri in una nota, riepiloga le proposte di SMD.
Il Luogotenente Fico, delegato Cocer dei marescialli dell’Esercito aveva addirittura intrapreso uno sciopero della fame ( leggi qui), arrivando perfino a farsi ricoverare per un malore. Convocato insieme a tutto il Cocer dal Presidente del Consiglio Conte , venne rassicurato su un imminente aumento dei fondi sui correttivi. Sono trascorsi mesi, è cambiato il governo, ma i fondi non sono stati ancora stanziati.
Oggi il timore di questi militari è che il movimento Cinque Stelle possa rendersi complice di quel Partito Democratico che tanto aveva combattuto in passato. Si teme un passo indietro su tutti i temi in discussione, compreso il rinnovo del contratto e la sindacalizzazione .
Oggi decine di migliaia di marescialli sono consapevoli che senza un adeguato intervento governativo, saranno costretti ad andare in pensione senza avere alcuna possibilità di avanzare al grado apicale di Luogotenente, malgrado una condotta in servizio ineccepibile.
Oltre la “dignità della carriera”, a questi uomini viene negata anche la necessaria e più importante “dignità economica”, poiché , oltre a dover subire una percettibile differenza sulla retribuzione mensile rispetto ai colleghi promossi, una volta posti in quiescenza, percepiranno migliaia di euro in meno sulla liquidazione.
Tra i vari commenti che si leggono in rete, ne abbiamo scelto uno col quale concluderemo questo articolo, considerandolo un serio punto di riflessione :
Sono un cittadino che ha dato fiducia ai ⭐⭐⭐⭐⭐, anche per la promessa di aggiustare il Riordino FA/FO del 2017 ingiusto e peggiorativo dello Status e dell’orgoglio di circa 10.000 M.lli A.M. Il Correttivo che va delineandosi , in queste ore, non risolve assolutamente i danni creati negli anni almeno nell’orgoglio e non certo sul lato economico, che nessuno si aspettava. Io e la mia famiglia ce lo ricorderemo alle elezioni, nostra unica arma di protesta , spero che lo facciano tutti i miei colleghi .