(AGENPARL) – Roma, 21 dic 2016 – “I 2 nuovi Generali del Corpo Forestale dello Stato promossi lo scorso 3 novembre dal Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Ministro Maurizio Martina, non svolgono le funzioni della nuova qualifica ma continuano a sedere comodamente sulla stessa “poltrona romana” da Colonnello, mentre altri Generali hanno doppio incarico di comandante regionale per tappare i buchi derivanti dalla mancata attribuzione proprio di quelle funzioni”.
A dichiararlo il Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato Danilo Scipio.
“Questa incredibile situazione, che consente ai 2 Generali di permanere nella sede dell’Ispettorato Generale del Corpo Forestale nonostante i posti vacanti siano fuori Regione, determina un enorme danno erariale, perché i diretti interessati non svolgono le funzioni per cui sono stati promossi, attribuite ad altro Generale che sarà costretto a continui ed onerosi spostamenti”.
“Abbiamo interessato, attraverso un esposto circostanziato e supportato da tutta la documentazione, la Procura Generale dello Corte dei Conti, visto che lo stipendio dei neo Generali che svolgono tuttora compiti da Colonnello e le missioni di chi deve sostituirli sul territorio le pagano i cittadini”.
“Sarebbe il caso che qualcuno prenda finalmente coscienza del fatto che Cesare Patrone non doveva rimanere al timone del Corpo Forestale dello Stato già da molto tempo, ma la disinvoltura con cui il Ministro Martina ha consentito ai neo promossi Generali di restare a Roma, pur in assenza di posti vacanti, è sintomatica dello sfacelo con cui è stato gestito il Corpo negli ultimi anni”.