La tesi del complotto contro il Governo Cinese rilanciata da ” Il Vaso di Pandora” svela alcuni retroscena antecedenti alla diffusione del coronavirus, ipotizzando scenari complottistici tutti da dimostrare, ma che sicuramente fanno riflettere.
Simone Lombardini, svela che a metà dell’ottobre del 2019, 300 militari americani vennero inviati in missione a Wuhan per il Military Words Games. La strana coincidenza, secondo Lombaridini, è che 19 giorni dopo, proprio a Wuhan viene registrato il primo caso di coronavirus. Un periodo temporale corrispondente con il periodo di incubazione del virus.
Il biolaboratorio di virus infettivi letali per l’uomo di Wuhan – continua Lombardini – nacque nel 2014 in seguito ad una collaborazione tra Francia e Cina. In seguito la struttura fu elevata al livello IV e divenne un Centro di Ricerca dell’ O.M.S. ( Organizzazione Mondiale della Sanità).
Nel marzo del 2019 il Canada inviò un pacchetto di virus letali proprio al laboratorio di Wuhan , il tutto all’insaputa del governo cinese. I cinesi non gradirono particolarmente ed alla richiesta di chiarimenti, gli fu risposto che quel pacchetto di virus letali era parte di un progetto per sostenere la ricerca nel campo della “salute pubblica mondiale“.↓
L’EVENTO 201
Il 18 ottobre del 2019, 15 leader di affari di governo e di sanità pubblica si sarebbero riuniti per simulare uno scenario di una “pandemia” causata proprio da ” coronavirus“. Lo scenario apocalittico simulava la morte di 60 milioni di persone. Il paziente zero però avrebbe dato il via all’infezione dal Brasile e non dalla Cina. Questa operazione di simulazione fu denominata “Evento 201“.
L’ultima coincidenza, a detta dell’inviato, sarebbe il periodo in cui è avvenuto il primo caso di coronavirus a Wuhan , concatenante proprio con le successive festività del capodanno cinese, esattamente nella città in cui è presente lo snodo ferroviario centrale della Cina e, ricadente quindi in uno scenario ideale per diffondere il virus.
Per dover di cronaca, contro la notizia di un virus creato in laboratorio è intervenuto il primario dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli .
Il virus Sars-Cov-2 – ha sostenuto il primario su Rai News – non può essere stato creato in laboratorio, perché altrimenti sarebbe identico ad altri già esistenti, come per esempio quello della Sars, e avrebbe avuto una partenza più “piatta”. “Sulla base delle caratteristiche e comportamento – rileva – appare evidente che è un virus che si è evoluto e cresciuto in natura, non certo in laboratorio, come ipotizzato da alcuni complottisti”
Di seguito il video integrale de Il Vaso Di Pandora”.↓
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