Itamil Esercito sollecita Interventi per il Benessere dei Militari e la Valorizzazione della Carriera “Concorsi straordinarii Sergenti, Marescialli, Ufficiali, Fesi, ex 958”.
L’Organizzazione Sindacale Itamil Esercito, portavoce dei Graduati, dei Sottufficiali e dei Marescialli, ha ufficialmente richiesto un intervento diretto del Gen. C.A. Pietro Serino, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, per affrontare le crescenti preoccupazioni relative alle condizioni economiche e alla qualità della vita dei militari italiani.
La richiesta sottolinea la necessità di affrontare le problematiche legate alla difficoltà di trovare alloggi adeguati e alle sfide economiche derivanti dai frequenti trasferimenti che incidono negativamente sulle famiglie dei militari. In particolare, Itamil Esercito chiede che si consideri la possibilità di offrire ai militari vincitori dei concorsi straordinari “Sergenti”, “Marescialli” e “Ufficiali” l’opzione di una assegnazione che rispetti il bacino d’origine di servizio, valorizzando la vita familiare e sociale dei membri delle forze armate.
L’Organizzazione Sindacale sottolinea inoltre l’importanza di incentivare il personale all’aggiornamento professionale e alla progressione di carriera, iniziando dai concorsi straordinari in corso, per elevare le competenze e le performance complessive dell’Esercito.
In aggiunta, Itamil Esercito propone l’attenzione verso i Sergenti e Graduati esclusi dal precedente concorso ex 958, suggerendo l’organizzazione di un concorso straordinario bis inclusivo e una maggiorazione nel trattamento economico del Fesi per i Graduati, Sergenti e Marescialli, soprattutto ex 958, che avanzano nei ruoli superiori, in modo da riconoscere e non penalizzare l’anzianità di servizio acquisita.
Confidando nella sensibilità e nell’autorevolezza del Gen. C.A. Pietro Serino, Itamil Esercito attende risposte concrete e misure adeguate che possano garantire giustizia e benessere per i membri del nostro Esercito.
Il Segretario Generale Itamil Esercito, Girolamo Foti, ha espresso il massimo rispetto e la speranza di un sollecito interessamento da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.