La Marina Militare, appena emessi gli avvisi di conclusione indagini per 24 militari,misti tra ufficiali e sottufficiali della Stazione navale per i fatti avvenuti tra il 2011 ed il 2013, ha emanato un comunicato durissimo.
Gli indagati dovranno rispondere, a vario titolo, di reati come il peculato militare in concorso e il falso ideologico in concorso, con la contestazione di varie aggravanti.
In relazione alla notizia della conclusione delle indagini preliminari svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, attinenti a presunti reati contro l’Amministrazione consumati nel periodo 2011 – 2013, la Marina Militare esprime il proprio profondo rammarico per la vicenda, in particolare ove fosse definitivamente accertato il coinvolgimento di proprio personale.
Nel condannare fermamente la presunta attività delittuosa oggetto dell’indagine, conferma il pieno sostegno all’azione della Magistratura e ribadisce come siffatti comportamenti danneggiano, in primo luogo, l’immagine della Forza Armata, degli uomini e delle donne che svolgono con onore, dignità e sacrificio il proprio dovere in servizio. Pertanto, non esiterà a costituirsi parte civile nei discendenti procedimenti penali.
All’uopo, la Forza Armata ha da tempo avviato un processo volto a riorganizzare e razionalizzare i propri centri di spesa, nel pieno rispetto sostanziale della legge in materia, al fine di assicurare una maggiore operatività, trasparenza nonché per un più incisivo controllo. Tale processo ha portato, già da due anni, in coerenza con la legislazione più avanzata all’argomento, all’istituzione anche nella sede di Brindisi, di una Direzione di Intendenza quale centro unico di spesa al servizio dei Comandi operativi e logistici della base.