I giudici sgretolano la tesi del Ministero della Difesa sull’incompatibilità tra una carica sociale rivestita da un proprio appartenente in seno ad un partito politico e l’adempimento dei suoi doveri di militare.
Commenta l’avvocato Francesco Pandolfi “Il principio di fondo su cui poggia la tesi del Ministero è che le Forze Armate debbono in ogni circostanza mantenersi estranee alle competizioni politiche: a maggior ragione se l’incarico ricoperto dal militare in seno al partito prevede l’esercizio di funzioni attive”.