Si ferma poco sotto i 1,5 miliardi di euro la dote di risorse effettive indirizzata al pubblico impiego all’interno della legge di Bilancio per il prossimo anno. Il fondo per la pubblica amministrazione costruito dalla legge di bilancio vale in complesso 1,92 miliardi ma nel conto, però, entrano anche i 300 milioni già messi sul piatto per il rinnovo dei contratti dall’ultima legge di stabilità, e mai utilizzati per ché le trattative per i rinnovi non sono nemmeno partite e ulteriori 140 milioni, riservati alle assunzioni nella scuola, per cui la dote prevista dalla legge di bilancio per il cuore degli interventi sul pubblico impiego è di 1,48 miliardi che dal 2018 scenderà a 1,39 miliardi di euro.
La dote, secondo la relazione illustrativa alla legge di stabilità servirà a finanziare: a) la contrattazione collettiva nel pubblico impiego relativa al triennio 2016-2018 (in aggiunta ai 300 milioni di euro già stanziati dall’ultima legge di stabilità) e il miglioramento economico del personale non contrattualizzato;
b) assunzioni di personale a tempo indeterminato, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, nell’ambito delle amministrazioni dello Stato (inclusi i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco);
c) l’attuazione degli interventi normativi previsti in materia di reclutamento, stato giuridico e progressione in carriera del personale delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nonché di riordino dei ruoli del personale delle forze di polizia e delle forze armate ovvero il finanziamento della proroga, per l’anno 2017, del contributo straordinario di 960 euro su base annua, già previsto per il 2016, in favore del personale appartenente ai Corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle forze armate non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale.
Leggi tutto, clicca QUI