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COME POTREBBE ESSERE LA PEREQUAZIONE DELLE PENSIONI NEL 2024

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 12 ottobre 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

La rivalutazione delle pensioni prevista nella Legge di Bilancio 2023 del Governo Meloni rappresenta una vera “punizione” per i pensionati sopra i 2.500 euro lordi, uno schiaffo al merito e una perdita nei prossimi 10 anni che va dai 13mila euro agli oltre 100 mila. A tali importi si sommano quelli dei 10 anni precedenti anche se di entità minore, in quanto l’inflazione è stata bassa, se non addirittura negativa.

La precedente Legge di Bilancio ha previsto lo stesso meccanismo di adeguamento del 2023 anche per il 2024, ma esigenza di cassa molto probabilmente spingeranno il Governo a stringere ulteriormente il meccanismo delle rivalutazioni delle pensioni medio alte.

La valutazione sui termini dell’ulteriore decurtazione è ancora in corso, ma dalle prime notizie che stanno trapelando sembra possa essere del 3% e, pertanto, nelle percentuali così modificate

Come oramai noto a tutti, le pensioni vengono adeguate ad inizio anno in base ad un tasso provvisorio; infatti, per l’anno 2023, è stato applicato il 7,3% che è il valore medio dell’inflazione calcolata a novembre, mentre quello del 2022, reso noto successivamente dall’Istat, è risultato pari all’8,1%.

La normativa prevede che la differenza tra il tasso provvisorio e quello definitivo sia conguagliato col rateo di gennaio dell’anno successivo, con il riconoscimento degli arretrati dei dodici mesi dell’anno precedente, a cui si aggiungerà l’adeguamento provvisorio stabilito per l’anno stesso.

Pertanto, stimando una inflazione media provvisoria 2023 al 5,5% (il dato reale sarà reso a fine novembre) l’adeguamento da gennaio, in ipotesi di un’ulteriore riduzione del 3%, sarà come da tabella a seguire:


Infine, il governo sta valutando di anticipare l’adeguamento dello 0,80% a dicembre anziché da gennaio, esercizio velleitario, oltre che inconsistente nella misura (tra 15 e 20 lordi), visto i tempi necessari all’Inps per adeguare le pensioni da dicembre (si presume che occorrano almeno 45 gg. dal decreto).

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