“Il Nucleo Investigativo Centrale (NIC) della Polizia Penitenziaria è una delle eccellenze del Corpo di Polizia Penitenziaria ma conveniamo con Catello Maresca, magistrato antimafia della Procura Generale di Napoli, che è un errore lasciare a zelanti funzionari ministeriali, ricchi di esperienza su scartoffie varie ma, purtroppo, a secco di esperienza e conoscenza del campo di battaglia, la gestione e la politica del sistema carcerario.
Si pensi, infatti, che sono stati ben 22 i reati perseguiti dal Nucleo in ambito penitenziario, solo nel 2019, per indagini collegate alla criminalità organizzata e 15 quelli collegati al terrorismo interno e internazionale.
” Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, commentando alcune recenti dichiarazioni del magistrato e scrittore napoletano Catello Maresca.
“Va evidenziato che le investigazioni affidate dalle Autorità Giudiziarie al NIC della Polizia Penitenziaria negli ultimi anni, hanno consentito al Nucleo Investigativo Centrale di collocarsi a pieno titolo in un ambito di intervento insostituibile, per gli interessi primari dell’Amministrazione della Giustizia e dell’Amministrazione Penitenziaria”, prosegue Capece.
“Per citare alcuni numeri, parliamo di 546 operazioni nell’anno 2019 che hanno tra l’altro portato al sequestro di oltre 50 Kg di stupefacenti, 80 perquisizioni durante attività di polizia giudiziaria, 333 reati perseguiti, 8 evasi arrestati ed oltre 1.200 detenuti monitorati per rischio radicalizzazione”.
Per questo, per il SAPPE “piuttosto che proporre un Garante della Polizia Penitenziaria, che è un’ipotesi improbabile e improduttiva, servirebbe incardinare nell’ambito del DAP una Direzione Generale della Polizia Penitenziaria nella quale far confluire tutti i servizi di polizia svolti in via esclusiva da personale in divisa, appartenente alla Polizia Penitenziaria, tra i quali quelli del NIC.”
Ad avviso del Sappe, “a garanzia dell’attività dei poliziotti penitenziari è già preposta la magistratura e per la tutela della loro attività lavorativa esistono le organizzazioni sindacali di categoria che si preoccupano di difendere i propri diritti e le proprie prerogative.”
Roma, 19 luglio 2020
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE
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