Carabinieri arrestati. Un Appuntato si atteggiava a boss stile “Gomorra”. I dettagli dell’operazione Odysseus

Emergono nuove verità dopo il sequestro della caserma di Piacenza. L’operazione, denominata “Odysseus” , è stata condotta congiuntamente  dalla Guardia di finanza e dalla polizia locale. Le indagini presero il via nel lontano 2017.

Il sequestro della caserma e l’arresto di alcuni militari dell’Arma, è la risposta dello stato a questo tipo di  comportamenti. Così ha esordito  Grazia Pradella durante la conferenza stampa di oggi. Alcuni dei carabinieri avevano un atteggiamento in perfetto stile “Gomorra” ha sottolineato la procuratrice.

Nelle indagini ha impressionato il ruolo svolto da un Appuntato che “esercitava un potere intimidatorio di tipo criminale non solo sui suoi colleghi ma anche su altri militari indagati non appartenenti alla stazione Levante” ha continuato la pm.

Dai carabinieri coinvolti sono stati compiuti “reati al pari di criminali“, quei militari hanno “disonorato la divisa“. Al termine dell’indagine risultano indagate 12 persone, tra le quali, 5 carabinieri, compreso il Comandante della Stazione piacentina, finito ai domiciliari, mentre altri 3 carabinieri e un finanziere hanno l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.Un altro militare ha l’obbligo di dimora. Nella vicenda risulta coinvolto anche un civile che è stato denunciato.

LA PM GRAZIA PRADELLA DURANTE LA CONFERENZA STAMPA

“Quello che la procura deve chiedersi  e che deve chiedersi anche l’Arma – ha sottolineato la pm durante la conferenza stampa – è come sia stato possibile che un appuntato dei carabinieri con un atteggiamento in stile Gomorra abbia acquisito tutto questo potere”.

Durante le indagini, andate avanti anche nel cuore del lookdown, mentre in Italia si  restava rinchiusi in casa, ad uno spacciatore veniva consegnato un documento con tanto di   timbro ufficiale per permettergli di viaggiare  fuori Regione”  e recuperare la droga.

Un cittadino sarebbe ingiustamente stato accusato ed arrestato per spaccio tramite delle prove false. Uno pusher sarebbe stato picchiato selvaggiamente, così come un normale cittadino, entrambi in preda alle lacrime durante il pestaggio.Nella conferenza si sono udite le urla dei soggetti, rilevate grazie a dei trojan informatici e ai pedinamenti.

In una intercettazione , tra i militari  viene citata la serie televisiva “Gomorra” e uno di loro ,  citando la serie, dice: “Guarda che è stato uguale, tu devi vedere gli schiaffoni che gli ha dato“.

Tutti i militari coinvolti ( a quanto pare soltanto uno non è coinvolto nelle indagini) dovranno rispondere a vario titolo di  vario titolo di rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, peculato, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti,  violenza privata aggravata, lesioni personali aggravate, arresto illegale, perquisizioni ed ispezioni personali arbitrarie, tortura, estorsione, truffa ai danni dello Stato, ricettazione.

Dalla conferenza stampa si è appreso che questa mattina è sono state sequestrate delle autovetture, una villa con piscina  e svariati conti correnti. Il tenore di vita condotto da alcuni carabinieri – ha sostenuto la pm –  mai avrebbe potuto conciliarsi con l’essere appartenente all’Arma dei carabinieri”

Questi individui – ha continuato la Pradella  – hanno disonorato la loro divisa– commettendo atti al pari di veri e propri criminali. Il comando Generale dell’Arma “ha garantito il Totale sostegno all’autorità giudiziaria”. Per i militari è stata disposta “l’immediata sospensione dall’impiego” e saranno istituiti “rigorosi provvedimenti disciplinari ”.

“Per il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, tali accadimenti sono ” inaccettabili” e rischiano di infangare l’immagine dell’Arma, che invece è composta da 110.000 uomini e donne che ogni giorno lavorano con altissimo senso delle Istituzioni al fianco dei cittadini. Sono loro il volto della legalità, a ciascuno di loro oggi esprimo la più profonda riconoscenza e vicinanza.

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