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Carabiniere accusato di falsificazione degli atti contro Tiziano Renzi

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L’inchiesta Consip rischia di prendere una piega completamente diversa rispetto alla direzione verso cui sembrava andare. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera – in un’inchiesta a firma di Fiorenza Sarzanini -, un comandante dei carabinieri del Noe sarebbe indagato per aver falsificato gli atti di alcune intercettazioni di Alfredo Romeo, l’imprenditore napoletano accusato di aver corrotto un funzionario Consip e di aver promesso del denaro a Tiziano Renzi.

LE NUOVE RIVELAZIONI DEL CORRIERE DELLA SERA SUL CASO CONSIP

Proprio il padre dell’ex presidente del Consiglio sarebbe stato il bersaglio di questa modifica: i procuratori Giuseppe Pignatone e Mario Palazzi, infatti, si sono resi conto – dopo aver disposto il controllo di tutti i nastri delle intercettazioni – che il carabiniere avrebbe attribuito la frase (riferita a Renzi senior) “l’ultima volta che l’ho incontrato” proprio a Romeo, mentre in realtà era stata pronunciata dall’ex parlamentare di Alleanza Nazionale Italo Bocchino.

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