Ancora un grave fatto violento all’interno delle carceri lombarde, segnatamente nella struttura detentiva di Busto Arsizio, che avrebbe avuto tragiche conseguenze se l’intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria non fosse stato tempestivo e provvidenziale.
La denuncia è di Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombadria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ricostruisce quel che è avvenuto ieri sera nella struttura carceraria di via Cassano Magnago:
“Ieri sera, verso le 23, due detenuti maghrebini hanno dato alle fiamme le proprie celle. Uno dei due è stato condotto in ospedale per ustioni e inalazione di fumi. Subito dopo, il detenuto incendiario rimasto in istituto e un altro detenuto hanno incendiato nello stesso Reparto le proprie celle. Il fuoco, fitto e denso, ha invaso anche i due piani superiori che sono state evacuati. I poliziotti penitenziari prontamente intervenuti hanno provvidenzialmente spostato tutti i detenuti di altre tre Sezioni nei Cortili passeggi per consentire loro di sfuggire al fumo.
Molti dei detenuti appartenenti alla sezione incendiata hanno però partecipato al caos. Per supportare l’evacuazione, sono stati chiamati i vigili del fuoco. Spente le fiamme, i detenuti sono stati fatti rientrare tutti nelle proprie celle, ma la Sezione da cui è partito tutto è stata dichiarata, dai Vigili del fuoco, inagibile, per cui i detenuti che vi erano presenti sono stati spostati nella Sezione “quarantena”, unico Reparto con posti disponibili. L’emergenza è rientrata a notte inoltratat, verso le ore 2.30 circa.
Dieci i poliziotti intossicati nel mettere in salvo i detenuti finiti in ospedale, tre dei quali gravi. I responsabili di questo folle incendio sono detenuti rei di azioni simili, e questo è ancora più grave. I poliziotti sono stati eroici e non hanno temuto fiamme e intossicazione pur di scongiurare una strage. Sono stati veri e propri eroi!!”
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime “solidarietà ai poliziotti intervenuti ed in particolare ai colleghi intossicati finiti in Ospedale. Urgono interventi concreti da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale a tutela del personale che lavora nelle carceri italiane, della Lombardia e in particolare a Busto Arsizio”.
Capece ricorda che da mesi il SAPPE “denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri”.
“Gli eventi critici contro gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria sono aumentati in maniera spaventosa e, come dimostra quel che è avvenuto a Busto Arisizio, gli eroici poliziotti penitenziari rischianmo davvero la vita per fronteggiare la follia criminale di certi delinquenti che anche in carcere non si fanno scrupoli di mettere a repentaglio la vita delle persone”, conclude.
“E tutto questo in assenza di provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”. Da qui l’appello del SAPPE al Ministero della Giustizia per solleciti interventi per il reparto di Polizia Penitenziaria del carcere di Busto Arsizio.
Roma, 26 marzo 2022
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE