AGENPARL – 27 sett 2017 – Un esercito di precari e facoltà di decidere le promozioni dei vertici militari. Era questo, in estrema sintesi il pericoloso progetto nascosto nelle pieghe nel testo dell’articolo 9 del disegno di legge sulla “Riorganizzazione dei vertici del Ministero della difesa e delle relative strutture.
Deleghe al Governo per la revisione del modello operativo delle Forze armate, per la rimodulazione del modello professionale e in materia di personale delle Forze armate, nonché per la riorganizzazione del sistema della formazione” che ieri, 26 settembre, è stato clamorosamente fermato dai senatori del M5S, membri della Commissione difesa, che hanno votato a favore di un emendamento soppressivo dell’intero articolo presentato dai loro colleghi del gruppo “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista”.
Uno stop all’attuazione dei propositi contenuti nel “Libro bianco della difesa” che sicuramente avrà fatto infuriare la Ministra della difesa, Roberta Pinotti, che già lo scorso 18 luglio, proprio davanti ai membri della Commissione difesa del Senato, lo aveva definito “Un nuovo capitolo del processo di riforma della nostra difesa che si colloca obbligatoriamente a valle delle misure di riforma già introdotte, che restano momenti fondamentali di modernizzazione e senza le quali non sarebbe stato possibile, per l’Italia, affrontare con successo le sfide contemporanee alla sua sicurezza”.
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