Un vero ciclone quello che si sta abbattendo sul giovane Carabiniere accusato di aver affisso una bandiera nazistaall’interno della sua camerata della caserma Baldissera di Firenze. Un episodio che ha suscitato molto clamore e che pian piano sta prendendo le distanze da quella che era l’impressione iniziale che ha fatto gridare allo scandalo. Ora a rischiare grosso sarebbe il fotografo dell’immagne oggetto della discussione. A farlo presente è proprio uno dei delegati del Cocer #Carabinieri, ossia l’organo di rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, il quale si sta mobilitando in difesa del giovane militare accusato a Firenze [VIDEO]. Continua↓
Fotografare all’interno di luoghi militare è reato. La difesa militare del Carabiniere è chiara e decisa. La contestazione, oltre a quella principale che vede come motivazione il fatto che la bandiera affissa ed oggetto di polemiche non sarebbe nazista bensì riconducibile alla Marina militare dell’esercito Prussiano, anche il fatto che chi ha scattato la foto, spiando all’interno di un luogo militare, avrebbe commesso un reato. Continua↓
Di fatto, la violazione dell’articolo 260 del codice penale prevede una pena da uno a cinque anni di reclusione in tempo di pace, mentre in tempo di guerra la pena sarebbe aumentata fino a dieci anni di reclusione. Ulteriore ipotesi anche una eventuale violazione della #privacy. Leggi tutto, clicca QUI