Nella giornata di ieri tutto sembrava procedere serenamente nel Settore colloqui della Casa circondariale di Avellino, sia per la vicinanza alle festività natalizie sia per i numerosi familiari in visita ai congiunti.
Ma poi, come denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, è andata in scena una giornata di ordinaria follia. Ricostruisce gli eventi Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del SAPPE:
“All’improvviso, la situazione è precipitata quando un detenuto ha iniziato a litigare con la fidanzata ed è passato alle vie di fatto, aggredendola con violenza e colpendola con diversi colpi al volto.
Altri due detenuti, in colloquio con i propri familiari e non condividendo l’agire del violento ristretto contro la ragazza, a loro volta lo hanno aggredito inaudita violenza.
Ma nella sala colloqui era presente anche il padre del detenuto violento che, corso in suo aiuto e con altrettanta violenza, ha trasformato la lite in una vera e propria rissa. Al suono dell’allarme è accorso sul posto altro personale di Polizia Penitenziaria che, seppure con molte difficoltà, è riuscito a dividere i contendenti, a mettere in sicurezza i vari familiari presenti nella sala non prima di avere sospeso temporaneamente i colloqui.
I detenuti, dopo essere stati medicati nella locale infermeria, sono stati separati ed isolati in attesa di ulteriori provvedimenti. Ancora una volta l’evento critico è stato gestito nel migliore dei modi dal Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel penitenziario irpino”.
“Vicenda surreale”, commenta il segretario generale del SAPPE Donato Capece. “Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono allucinanti:
5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre.
Le carceri sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria”.
Roma, 19 dicembre 2021
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE