ANTICIPAZIONE DEL TFS DA PARTE DELL’INPS, SPIRAGLIO DI SPERANZA PER I PENSIONATI CHE NON HANNO ADERITO AL FONDO CREDITO DELL’INPS
21 febbraio 2023 – 1° Lgt. in pensione PISTILLO Antonio
Con un precedente articolo, pubblicato su questo sito il 2 febbraio 2023, abbiamo parlato della possibilità di ottenere dall’Inps l’importo del TFS maturato e non ancora
liquidato senza doverne attendere l’erogazione nei termini previsti dalla normativa vigente e sviluppato delle stime del costo della operazione per interessi e costi, specificando che tale opportunità sarà consentita solo ai pensionati che, al momento del pensionamento, hanno aderito alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e
sociali, contribuendo con una trattenuta dello 0,15% della pensione.
Nei giorni successivi, l’Inps è stato sollecitato da varie organizzazione affinché consentisse a tutti i pensionati che hanno presentato domanda di pensione senza aderire alla sopracitata gestione, di rimediare, ovviamente, regolarizzando le quote dalla data di pensionamento.
Purtroppo, l’Inps ha fatto già sapere che non può agire per via regolamentare e tale posizione è stata confermata dal Ministero del Lavoro nella cui nota viene sottolineato che i destinatari di tali prestazioni non possono che essere gli iscritti al Fondo Credito Inps e che un’estensione in via generale a tutti i pensionati non può che essere effettuata da disposizioni normative di rango statale.
Il Ministero del Lavoro, però, ha all’esame la possibilità di un’eventuale riapertura delle iscrizioni alla Gestione, sulla falsariga di quanto già disposto con l’articolo 1, comma 483 della legge 160/2019 che ha permesso nuove iscrizioni, anche per i già pensionati, fino a febbraio 2022.
L’inflazione a due cifre accentua la perdita del potere di acquisto per coloro che devono attendere due o tre anni per ricevere il Tfs, pertanto l’apertura del Ministero è una buona notizia per tutti i pensionati che intendono avvalersi dell’anticipo del Tfs.