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Anticipo Tfs: probabile una riapertura per l’adesione al Fondo Credito dell’Inps?

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18 maggio 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

L’anticipazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) introdotta, dal 1 febbraio 2023, dalla deliberazione del consiglio di amministrazione dell’Inps n. 219 del 9 novembre 2022, come illustrata dal messaggio n. 430/2023 dello stesso istituto previdenziale, consente ai pensionati che all’atto del pensionamento hanno aderito al fondo credito dell’Inps e, pertanto, iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, di ottenere l’importo del TFS maturato e non ancora liquidato, al netto di interessi e spese, senza doverne attendere l’esigibilità e l’erogazione nei termini previsti dalla normativa vigente.

L’anticipazione avviene tramite un finanziamento che può essere per l’intero ammontare ovvero per un importo minore, con un interesse annuo dell’1% e di uno 0,50% una tantum per le spese che saranno trattenuti al momento della corresponsione dell’anticipazione, pertanto l’anticipo di quanto richiesto sarà al netto degli interessi e delle spese.

Per i pensionati che alla cessazione dal servizio non hanno aderito all’iscrizione nel Fondo, la legge n. 160/2021 ha riaperto, per un periodo di 6 mesi terminato il 20/2/2022, la possibilità di adesione facoltativa al Fondo Credito gestito dall’Inps.

Successivamente alla deliberazione per l’anticipazione del TFS, sono state tante le sollecitazioni fatte da diverse sigle sindacali affinché il governo potesse valutare una nuova generalizzata riapertura di adesione, alla luce proprio della recente introduzione dell’anticipo del TFS a condizioni più vantaggiose di quelle del mercato.

Il disegno di legge messo a punto per accompagnare il decreto legge già approvato dal governo a inizio mese, contiene una novità a tal proposito. Nel provvedimento a cui sta lavorando l’esecutivo è stata inserita una norma che tocca in particolare alcuni dipendenti pubblici e i pensionati che desiderano aderire al Fondo credito che assicura ulteriori prestazioni di welfare, quali prestiti a tassi agevolati, soggiorni estivi, interventi per gli anziani e i minori in età scolastica e ultimamente eroga anche l’anticipo del TFS a condizioni vantaggiose.

La finestra di adesione al fondo per i dipendenti Inps e altre categorie che non rientrano nella copertura dell’ex Inpdap e per nuovi pensionati si era chiusa il 20/02/2022, ora verrebbe riaperta in via definitiva per neoassunti e pensionati che, quindi, potranno decidere di iscriversi in qualsiasi momento. È importante sottolineare che l’adesione sarà irrevocabile e le relative prestazioni di welfare potranno essere richieste dopo un anno dall’iscrizione al fondo.

Infine, si rammenta che i pensionati non iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono aderire alla convezione con il Banco Popolare di Milano per percepire in anticipo il TFS al tasso annuo fisso, dal 1/3/2023, del 3% per tutta la durata del prestito. È opportuno precisare ch’è decaduto l’obbligo di aprire la pratica presso una filiale del gruppo Banco BPM entro 15 giorni dal rilascio della quantificazione dell’Inps, in quanto la stessa non ha scadenza (circolare Inps n. 130 del 17/11/2020). La certificazione dell’Inps dell’importo cedibile ai fini dell’anticipo finanziario viene rilasciata, previa domanda online, entro 90 giorni dalla richiesta (art. 5 DPCM n. 51/2020).

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