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AMUS: “REPERIBILITA’” E DISCIPLINA DELLA “RISERVA”

Con una missiva pervenuta all’AMUS lo scorso 19 marzolo Stato Maggiore Aeronautica mette un punto sulle questioni di reperibilità e riserva.

AMUS AVEVA RAGIONE!

Ed è questa una vittoria per tutto il personale AMa fronte delle nostre incalzanti richieste (leggi l’ultimo articolo sul tema), debitamente motivate e giuridicamente sostenute nel tempo, proprio per fornire un quadro d’analisi al Decisore militare il più possibile fondato su ragioni di diritto e di opportunità complessive.

Nel merito, lo Stato Maggiore di Forza armata recita testualmente:

  • è discrezionalità del Comandante di Corpo istituire o meno la figura della riserva in regime di reperibilità, su base di necessità e contingenza specifica (…)” fornendo, pertanto, alla predetta Autorità areale, la facoltà di optare per uno o l’altro istituto giuridico (chiarendo una volta per tutte definitivamente la differenza sostanziale tra entrambi).

Sarà quindi il Comandante in sede locale, in ragione delle proprie legittime valutazioni, a decidere se utilizzare (ce lo auguriamo) sempre la “reperibilità” nei turni di serviziosgombrando così il campo da ipocrisie e distinzioni sinora fatte tra turni diurni, notturni, feriali, semifestivi, festivi, etc..

Va da sé che il tema successivo sarà programmare ed ottenere i necessari fondi da parte dei Comandi sovraordinati sul capitolo degli straordinari.

La questione della enorme differenza (1 a 4) di fondi stanziati a bilancio per lo straordinario tra le Forze di polizia e le Forze armate è stato sollevato da AMUS nel corso dell’ultimo contratto e, per quanto ci riguarda, sarà di nuovo al centro delle discussioni con la Politica, il Governo e l’Amministrazione;

  • il rapporto di impiego del militare in qualità di “riserva” presume l’obbligo di poter essere raggiunto dalle comunicazioni da parte della linea di comando – d. “rintracciabilità” – durante i periodi in cui lo stesso è libero dal servizio, ma non obbliga lo stesso ad uno stato di “prontezza” tale da imporgli di raggiungere la sede di servizio in un lasso di tempo specifico”garantendo quindi – nei fatti – facoltà al personale che si trova in tale condizione (ovvero libero dal servizio, in comandata di riserva senza connessa reperibilitàdi circolare liberamente sul territorio nazionale e di non avere nessun obbligo specifico, ovvero limitazione alla propria libertà personale di movimento, né vincoli temporali da rispettare per il rientro in servizio, se chiamati a farlo.

Peraltro la direttiva OD-1 di Forza armata (disciplinante i servizi armati e non) limita l’eventualità di impiego della riserva solo sino a quando il titolare non abbia assunto servizio e non oltre, regolando la sostituzione nel corso del servizio già iniziato con personale presente in campo (Cap. IX, para. 2 e para 3).

Il vincolo temporale delle due ore, infatti viene chiarito, si concretizza esclusivamente qualora il citato personale sia posto anche in regime di “reperibilità” (rientro in servizio entro 2 ore, come da SMA-ORD-011).

In definitiva, conclude lo Stato Maggiore AM:

  • il militare designato quale “riserva” di un Servizio di Repartoal di fuori del normale orario di servizioè da considerarsi “rintracciabile” nel senso suespostosalvo il caso in cui esso sia espressamente posto in regime di reperibilità”;
  • il militare non sottoposto a regime di reperibilità, individuato quale “riserva”, al momento della comunicazione da parte delle SS.AA., dovrà comunque porre in essere ogni utile azione volta a – qualora richiesto – raggiungere la località di servizio per sostituire il titolare nel più breve tempo possibile (ex art. 743 TUOM), purché compatibile con le tempistiche di assolvimento del servizio e con l’ubicazione del soggetto richiamato”.

Invocare, peraltro, l’art. 743 del TUOM (regolante l’obbligo di immediato rientro al Reparto per imprescindibili e urgenti esigenze di servizioin occasione della “riserva” per turni programmati sembra, ne tratteremo prossimamente in sede contrattuale, non proprio ortodosso.

Auspichiamo che la recente interpretazione, fornita nei termini poc’anzi citati alla nostra Associazione sindacale, venga prontamente resa nota a tutti gli E/D/R di Forza armataallo scopo di dirimere definitivamente e nel merito, i dubbi residuali (presso alcuni Comandi) che talvolta abbiamo ancora “ahinoi” registrato.

Noi faremo sempre la nostra partecon diligenza, tenacia e buon senso, per supportare il Decisore politico e militare nelle scelte che è tenuto ad operareallo scopo di migliorare le condizioni lavorative e di vita di TUTTO IL PERSONALE CON LE STELLETTE.

 (leggi lettera dello Stato Maggiore Aeronautica al seguente link)

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