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AMUS: Approvata alla Camera la proposta di legge per la revisione delle Forze Armate

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Approvata alla Camera la proposta di legge (A.C. 1870 e altri) che prevede la revisione del modello delle Forze Armate interamente professionali, nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità.

“Un risultato di significativo rilievo tecnico e politico” – le parole del Ministro della Difesa GUERINI.Le recenti vicende geopolitiche a livello europeo hanno messo l’occidente di fronte a una nuova sfida per lo strumento militare. Di fatto, insieme al dibattito europeo sull’aumento dei budget destinati alla Difesa (così come in ambito NATO) vi sono sul tavolo anche riforme e proposte per la modernizzazione delle Forze Armate, affinché siano in grado di fornire una risposta sempre più efficace ed adeguata alle esigenze contemporanee della collettività.

Esse sono chiamate a svolgere compiti diversificati e mutevoli, che si aggiungono a quelli più tradizionali e d’istituto: dal contrasto alla pandemia, alle nuove minacce trasversali alla sicurezza nazionale, che raggiungono domini nuovi come il cyber e lo spazio.

È in questo clima di fermento che ha visto la luce, alla Camera, il disegno di legge (A.C. 1870 e altri) che prevede la revisione del modello delle Forze Armate interamente professionali – sulla scia delle iniziali modifiche volute dalla L. 244 del 2012 – nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità, unitamente alla delega al governo per la revisione dello strumento militare nazionale. 

L’approvazione del testo, che ora passerà al Senato, ha suscitato grande soddisfazione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

La riforma

La riforma riguarderà appunto il reclutamento iniziale nelle Forze armate dei Volontari (con abolizione dell’attuale modello VFP1 – VFP4) con l’introduzione di un nuovo modello che prevede una ferma iniziale di 3 anni (ed eventuale rafferma di un anno) ed una successiva di ulteriori 3 anni (con immissione diretta in s.p.e.); è prevista, inoltre, la rideterminazione delle dotazioni organiche, stabilite dalla legge n.244 del 2012, in riferimento all’Esercito, alla Marina (escluso il Corpo delle Capitanerie di Porto) e all’Aeronautica.

Il nuovo provvedimento consentirà, in aggiunta, di ristabilire il periodo di ferma per l’accesso al servizio permanente, dagli attuali 11 anni a 6 anni, e di ridurre i limiti di età per l’ingresso alle carriere iniziali (criticità quest’ultima di grande rilievo ed impatto sulla funzionalità ed operatività delle Forze Armate). 

La proposta di legge, inoltre, prevede delle deleghe al Governo per:

  • un incremento organico (non superiore a 10 mila unità) di Volontari in Ferma Prefissata Iniziale, nonché di personale delle F.A. ad alta specializzazione (in particolare medici, sanitari, tecnici di laboratorio, ingegneri, informatici, etc.);
  • l’istituzione di una riserva ausiliaria dello Stato (non superiore a 10 mila unità) composta da volontari, ripartita a livello regionale e posta alle dipendenze di autorità militari decretate di volta in volta dal ministro della Difesa, impiegabile in casi di calamità o in maniera complementare in campo logistico di cooperazione civile-militare;
  • una revisione organizzativa e strutturale del Servizio Sanitario Militare, secondo maggiori criteri interforze, integrando le proprie strutture con quelle del SSN.

In buona sostanza, il disegno di legge in parole tende a rendere più rispondente il Modello di Difesa rispetto alle nuove esigenze civili e militari della Nazione, adeguandosi alle prioritarie necessità di reclutamento di Esercito, Marina e Aeronautica; rispondendo altresì alla volontà dei giovani desiderosi di servire la propria Patria ed alla ricerca di un impiego sicuro e stimolante.

La strada sarà ancora lunga, ma i passi sono quelli giusti. Auspichiamo quanto prima un confronto tecnico su queste materie, consapevoli del supporto critico e proficuamente collaborativo che AMUS saprà fornire alla propria Amministrazione, per migliorare le condizioni di vita degli uomini e donne in uniforme, elemento cardine se si vogliono raggiungere gli obiettivi strategici del Comparto Difesa e Sicurezza.

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