ROMA – Marinai morti di tumore, amianto causa sospetta, la procura di Roma indaga sull’uso dell’asbesto (amianto) sulle navi della Marina Militare. Nel fascicolo d’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti, aperto dal pubblico ministero Mario Dovinola, sono finiti i casi di una decina di ex militari della Marina, nati fra la fine degli anni 30 e la fine degli anni 40 e morti a partire dal 2008 per mesotelioma pleurico, quel tipo di tumore che colpisce chi è esposto a lungo all’amianto. Materiale che fino agli anni 80 era stato largamente usato, per le sue proprietà isolanti – in particolare la resistenza al calore, alle fiamme – sulle navi della nostra Marina. Scrive Giuseppe Scarpa su Repubblica:
L’indagine punta l’attenzione soprattutto su imbarcazioni degli anni 60 e 70. Si tratta di navi imbottite di amianto che per mezzo secolo, dalla fine della seconda guerra mondiale al disarmo definitivo nel 2005, hanno avvelenato i polmoni di centinaia di marinai condannati a una morte lenta, ma puntuale. Quella sull’amianto nelle navi della Marina militare non è l’unica indagine portata avanti dal sostituto procuratore Dovinola. Il pm, infatti, ha un’inchiesta, sempre per omicidio colposo per il decesso di due dipendenti della sede storica della Zecca dello Stato, a Roma in via Salaria.