Un agente della polizia penitenziaria in servizio al Coroneo si è ucciso sparandosi un colpo di pistola in testa. È successo ieri attorno alle 14. M. S., originario di Pescara, aveva 32 anni. Lascia la moglie e due figli in tenera età.
L’episodio è avvenuto nel cortile dello stabile di via Flavia dove l’uomo era andato ad abitare da qualche mese. A dare l’allarme, da quanto appreso, sono stati i suoi stessi colleghi ai quali si era rivolta la madre dell’agente dopo aver ricevuto una drammatica telefonata.
Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 e l’auto medica. Ma troppo tardi. Il corpo senza vita dell’agente della penitenziaria era a terra riverso in una pozza di sangue. Vicino c’era la sua pistola d’ordinanza, una Beretta 7.65 parabellum con la quale – hanno poi accertato i poliziotti della Squadra mobile – era stato esploso il colpo con cui l’agente si è tolto la vita. Pare che all’origine della tragica decisione ci siano state ragioni di tipo familiare.
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