"data-block-on-consent="_till_accepted"data-auto-format="rspv" data-full-width>

Aeronautica: Tragica concatenazione di eventi la causa dell’incidente dei due Tornado

"data-block-on-consent="_till_accepted">

Aeronautica: una tragica concatenazione di eventi la causa dell’incidente dei due Tornado sui cieli delle Marche nel 2014

“Il fatto non sussiste”, comportamenti umani corretti sia degli equipaggi in volo che dei due Ufficiali imputati

È trascorso quasi un decennio dal tragico evento che ha coinvolto due velivoli Tornado sui cieli di Ascoli Piceno, provocando il decesso di entrambi gli equipaggi.

A dicembre dello scorso anno è intervenuta la sentenza del Tribunale ordinario di Ascoli Piceno con la quale i Colonnelli Saccotelli e Di Tora sono stati assolti dai reati loro ascritti perché il fatto non sussiste.

Tale provvedimento giudiziario, con sapiente puntualità e nitidezza, ha sostanziato quanto la Forza Armata avesse sostenuto in tema di tragica concatenazione eziologica.

Il Giudice infatti ha ritenuto che l’equipaggio di “Freccia 21” poteva legittimamente mutare la propria quota di volo, se tale atteggiamento era stimato opportuno in termini di sicurezza, e che la collisione è avvenuta in costanza di una serie di fattori causali la cui sinergia non può che stimarsi extra ordinaria, tanto da sostanziare il caso fortuito inteso come catena di accadimenti in cui i comportamenti umani rilevanti sono corretti e legittimi, ma nella quale entrano simultaneamente fattori imprevisti  e ingovernabili che indirizzano verso l’evento.

Tali affermazioni rendono onore agli Ufficiali imputati ed a entrambi gli equipaggi di volo coinvolti, nella condivisa consapevolezza che l’attività di esercitazione dell’A.M. è intrinsecamente pericolosa e regolata da norme tecniche professionali di altissima specializzazione.

Una specializzazione e professionalità che consente agli equipaggi dell’Aeronautica Militare di operare ogni giorno per assicurare la difesa aerea del Paese, per portare speranza a chi versa in difficoltà e per salvare vite umane con trasporti sanitari d’urgenza, di ricerca e soccorso. Questa è l’essenza e la ragion d’essere di una Forza Armata che non si arresta mai, sempre a disposizione della collettività, 24 ore al giorno al servizio del Paese.

A partire dalla prossima settimana inizieranno i coordinamenti con le istituzioni locali dov’è avvenuto il tragico incidente per organizzare, il prossimo agosto, una cerimonia in ricordo dei cari colleghi scomparsi.

i capitani Mariangela Valentini, Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri e Paolo Piero Franzese.

Fonte Ministero della Difesa

Ufficio Pubblica Informazione – Roma

Condivisione
"data-block-on-consent="_till_accepted">
"data-block-on-consent="_till_accepted"data-auto-format="rspv" data-full-width>