L’Ufficio Valutazioni Tattiche si occupa di certificare e validare i Reparti Am in ambito nazionale e NATO
L’Aeronautica Militare verifica periodicamente le capacità militari logistiche, tecniche e operative dei propri Reparti, per accertarne la prontezza di risposta e l’adeguata preparazione a qualsiasi eventualità. L’importanza delle valutazioni, in ambito nazionale e in contesti NATO, infatti, è fondamentale per affrontare rapidamente eventuali situazioni di crisi.
È un compito affidato all’Ufficio Valutazioni Tattiche (UVT) che ha sede a Poggio Renatico (Fe); dipendente dall’Italian Air Warfare Centre, articolazione del Comando Operazioni Aerospaziali, è una realtà interamente dedicata alle attività valutative. La riattivazione della sua funzione, un unicum nella Forza Armata, risale all’aprile 2021.
L’Ufficio Valutazioni Tattiche, oltre alla certificazione delle Forze, si occupa anche della formazione per la preparazione finale degli enti interessati dalle valutazioni. Se da un lato, quindi, esamina la corretta attuazione di procedure, tecniche e soluzioni che misurino la reattività del Reparto in situazioni simulate, dall’altro, fornisce gli strumenti da implementare per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La NATO differenzia chiaramente il concetto di certificazione da quello di validazione delle Forze. In particolare, la certificazione è la dichiarazione formale che organizzazione, individui, materiali o sistemi soddisfano i criteri e gli standard richiesti ed è di competenza della Nazione in valutazione mentre la validazione, invece, è il processo con cui la NATO riconosce ufficialmente la prontezza delle Forze e ricade direttamente sotto la sfera di competenze del SACEUR (Supreme Allied Command EURope).
Le attività svolte dall’UVT sono le “Valutazioni modulari” e le cosiddette “Full Impact Evaluation”. Per effettuarle, si avvale di una squadra che si reca fisicamente nei Reparti da valutare e ne indaga, settore per settore, tutti i campi d’azione.
Le squadre di valutatori sono composte da professionisti altamente specializzati nei rispettivi settori di competenza che hanno frequentato uno specifico corso di formazione. Va sottolineato che l’Italia è stata la prima Nazione NATO ad aver organizzato un proprio corso per la certificazione del personale valutatore.
In dettaglio, le “Valutazioni modulari” rispondono a un criterio di razionalizzazione delle risorse; in pratica esaminano parzialmente gli assetti, qualora sia necessario certificare e validare solo alcuni settori dei Reparti interessati, in funzione delle necessità (per esempio, la catena logistica o la linea volo). Di contro, le “Full Impact Evaluation” sono analisi più approfondite, precedute da eventi propedeutici alla finalizzazione del processo di pianificazione e coordinamento.
Le visite dell’UVT ai Reparti terminano con la settimana di valutazione, chiamata Evaluation Week durante la quale il team organizza il proprio lavoro in fasi diverse:
- verifica disponibilità e aggiornamento delle direttive nazionali e NATO con controllo di piani e procedure operative;
- verifica delle Individual Common Core Skills cioé della preparazione individuale del personale sui fondamenti di primo soccorso, antincendio, security, difesa attiva, recuperation, CBRN (Chimico, batteriologico, radiologico e nucleare), uso e maneggio di armi, tiri a fuoco reale in poligono;
- verifica delle competenze specifiche degli equipaggi dei Gruppo Volo e Operativi, inclusa l’effettuazione al simulatore di una missione operativa in tutte le sue fasi;
- verifica delle competenze del Supporto logistico ad affrontare le attività legate al sistema d’arma in uso;
- introduzione nelle quotidiane attività di Reparto di simulazioni, a terra e in volo, per stimolare le misure di reazione e la preparazione del Reparto e testare la loro rispondenza ai parametri NATO.
Al termine della visita, il capo del team di valutazione effettua un debriefing al Comandante dell’Unità valutata, per condividere una prima analisi dei risultati dopodiché i risultati complessivi vengono annotati in un Formal Report che costituisce anche l'”atto di certificazione” delle Forze.
Negli ultimi 12 mesi, l’Ufficio ha certificato, con valutazione modulare, nell’ambito di esercitazioni e di attività operative, le capacità della 46ª Brigata Aerea, del 6° Stormo, del 9° Stormo e del 14° Stormo; mediante le Full Impact Evaluation, invece, sono stati certificati anche il 37° Stormo, il 32° Stormo e il 4° Stormo.
Per la seconda metà del 2022, invece, sono previste ulteriori attività che vedranno l’UVT impegnato in diverse realtà operative della Forza Armata, tra cui una F.I.E. al 51° Stormo, per migliorare la preparazione di personale, strutture e standard qualitativi.
FONTE AERONAUTICA MILITARE