L’avvio del reclutamento femminile in Italia ha rappresentato una manifestazione di civiltà e di cultura e una tappa fondamentale nel progresso sociale del nostro Paese.
L’ambiente e la cultura di allora, mi riferisco agli anni 90, erano totalmente indifferenti, se non avversi, alle questioni del mondo militare; ma proprio in un ambiente e in una cultura così lontana dalla realtà delle nostre Forze Armate avvenne quella sorta di “ rivoluzione culturale “che pose la basi per l’istituzione del servizio militare femminile in Italia( 20 ottobre 1999).
Oggi tutto sembra così facile, scontato, normale, come è scontato e normale vedere una donna in divisa, armata di tutto punto, all’ingresso di una stazione della metropolitana, ma a quel tempo non tutti tra le istituzioni, gli addetti ai lavori e gli alti gradi militari erano favorevoli all’ingresso della componente femminile nelle Forze Armate. C’era una cultura antimilitarista, è vero, ma c’era anche una mentalità conservatrice dura da estirpare, in molti ambienti politici e militari, che ostacolava il progetto.
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