SIAP: 8 Miliardi per Aprire la Trattativa Rinnovo Contratto di Lavoro 2022-2024 degli Statali, di Poliziotti, Militari e Vigili del Fuoco

La questione della rivalutazione degli stipendi è sempre legata al denaro investito e disponibile, con i piedi per terra, senza mai perdere di vista il quadro generale di riferimento descritto dal NADEF entro cui si muovono le misure annunciate (…)

(al momento non disponiamo del testo del DDL-Bilancio 2024 approvato dal CdM) dal Governo e comunicate dal Ministro Zangrillo ai sindacati nell’incontro tenuto a Palazzo Vidoni il giorno 19 us. – Il sindacato dei poliziotti il Siap si è riservato valutazioni di merito per le materie di propria competenza solo dopo il confronto con il Governo.

Ciò premesso, alla luce delle dichiarazioni dei membri del Governo e della Premier, esprime alcune considerazioni partendo dall’inflazione e quanto la stessa incida sulla vita del personale rappresentato e delle proprie famiglie. L’erosione del potere d’acquisto degli stipendi dei poliziotti nell’ultimo periodo esaminato gennaio 2022 giugno 2023, quindi negli ultimi 18 mesi è di circa 258,2 € al mese (esclusi i costi per i beni energetici,  l’incremento dei tassi d’interesse per mutui casa e/o del costo del denaro per i prestiti), ossia meno 3.356,6 € di media in un anno e mezzo per ogni poliziotto, il dato è stato elaborato  parametrando la media ponderata degli stipendi di 13 mensilità,  per le qualifiche da Agente a Commissario Capo.

Quindi gli 8 miliardi di € dedicati al rinnovo dei contratti di cui 5 per il pubblico impiego messi sul tavolo dal governo, all’interno della manovra di bilancio sono pochi.

Preso atto che  come annunciato dal Ministro Zangrillo dovrebbero portare incrementi medi pari a più un 6% lordo della retribuzione stipendiale. Infatti  nel corso  dell’incontro di giovedì scorso tra il Ministro della Pa e i Sindacati, c’è stato chi legittimamente ha manifestato delusione e critiche sull’inadeguatezza delle misure finanziarie allocate. Il Siap nel condividere il pensiero e l’analisi di molti sull’inadeguatezza delle risorse da dedicare al rinnovo contrattuale dei poliziotti e del personale che dipende direttamente dallo Stato, guarda alla discussione anche da un diverso punto di vista.

Aspetto che ci porta a fare valutazioni con la concretezza filosofica della realpolitik ma con prudenza e riserva, considerato che le cifre al momento sono annunciate e siamo in attesa di incontrare il giorno 9 novembre il Presidente on. Meloni e il Governo.

Un confronto necessario e ineludibile, diversamente dalle riserve espresse da alcuni esponenti della maggioranza di Governo, sul tema della convocazione a Palazzo Chigi del Sindacato di Polizia maggioritario, come se i poliziotti e le poliziotte i militari e vigili del fuoco, non facciano parte del Paese in cui vivono o siano estranei alle dinamiche sociali e alle sofferenze economiche dello stesso. 

 

L’incontro con il Presidente del Consiglio e i  Ministri competenti per materia, sarà utile  per comprendere realmente quali sono  le misure dedicate al rinnovo contrattuale dei poliziotti e alla specificità (che si traduce  nelle indennità e nell’incremento di misure del ristoro orario dello straordinario) quest’ultimo aspetto è cruciale per il nostro servizio e sino ad oggi inevaso, nonostante l’art.19 della L. 185 del 2010. Cosi come per il necessario finanziamento del primo contratto (in attesa da 6 anni) dedicato ai trattamenti accessori e alla parte normativa dell’Area Negoziale Dirigenti di PS. Poi c’è la questione relativa all’avvio e allo sblocco di parte dei fondi della previdenza dedicata  e l’assunzione straordinaria di personale.

Comprenderemo meglio quale sarà lo sforzo dell’esecutivo in tema di rinnovo contrattuali e misure dedicate alla sicurezza pubblica,  dopo il nostro confronto con la Presidente on. Meloni che terrà, un Consiglio dei Ministri dedicato ai temi del personale e delle materie di competenza dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.

Per ora annotiamo e prendiamo atto di quanto annunciato, 1/3 e cioè 8 ML di € su 24 ML € complessivi di una legge di bilancio comunque  in deficit, sono dedicati al rinnovo contrattuale.

Gli Stipendi rispetto all’andamento dell’inflazione sono fermi da 30 anni, le rivendicazioni del Siap e lo sforzo del Governo dovranno trovare una sintesi che non può essere al ribasso.

Di fatto, per il recupero totale dell’inflazione ci sarebbero voluti più miliardi di tutti quelli utilizzati per la legge di Bilancio,  lo possiamo affermare  con forza noi del Siap,  perché siamo gli unici che quella cifra hanno misurato per il nostro comparto e, ci siamo battuti per sensibilizzare e far concentrare l’attenzione di tutte le sigle sul tema non rinviabile degli incrementi stipendiali.  Il problema è che quei soldi il Governo non li ha, visto che l’intera manovra pesa per 24 miliardi.

Questa la cornice di riferimento che va considerata e gli 8 miliardi (in concreto 5) dedicati ai dipendenti della PA rappresentano il 33% delle risorse disponibili, una scelta fatta anche grazie alla spinta unitaria del Sindacato di Polizia. È poco, si è poco ma a mio parere è un segnale di attenzione che consente di aprire le trattative con il sindacato nei primi giorni del 2024, visto che la manovra deve coprire interessi e necessità connesse a tutta l’economia italiana, quindi se guardiamo alla manovra da questo punto di vista i dipendenti della Pa e i Poliziotti, dopo anni sono tra le priorità dell’esecutivo. 

Bisogna dare atto ai Ministri Zangrillo e Piantedosi che nel considerare strategico per il paese il ruolo e la funzione dei pubblici dipendenti, poliziotti, sanitari e insegnanti, sono riusciti ad inserire tra le priorità del  Governo il rinnovo dei contratti della PA, ragione per cui per la prima volta grazie al dialogo costante e costruttivo con i citati ministri e nel nostro caso Piantedosi, non abbiamo  manifestato contro il Governo.

Noi del Siap a differenza degli urlatori di professione così improduttivi, aridi nei contenuti e folcloristici nelle esternazioni, specie quelli del recente passato, sappiamo guardare al bicchiere mezzo pieno, al di là della valutazione complessiva sull’operato del Governo.

Se come altri facessimo un sindacato ideologico per interessi partitici o altro, potevamo tranquillamente gridare allo scandalo e affermare che al momento per il 2024 è prevista una mancetta, che in una media ponderata degli stipendi dei poliziotti sviluppa 63,78 € al mese lordi.

Noi questo non lo facciamo perché sappiamo come si fà una battaglia attraverso la trattativa sindacale, specie quando  priva di interessi di partito o personali. Quindi consideriamo la cifra che ci sarà anticipata nel mese di dicembre 2023 e valevole per tutto il 2024, utile per aprire il tavolo negoziale tra il Governo e il Sindacato di Polizia maggioritario come il Siap non altri, ma certamente detta cifra non sarà sufficiente a chiudere il rinnovo contrattuale, non possiamo accettare quella cifra per il triennio 2022-2024, tra l’altro valuteremo l’effetto sugli stipendi delle nuove e ridotte aliquote fiscali.  

Siamo convinti che lavorando e impegnandosi con serietà e professionalità, la cifra che ci sarà anticipata non potrà che crescere attraverso il negoziato sindacale nel tavolo delle trattative che, puntualizzo non ci hanno concesso, ma ci siamo conquistati con il lavoro di relazione senza ululare alla luna.

Entrando nel merito di quanto anticipato  dal Ministro Zangrillo, alla luce dei conti pubblici e delle crisi internazionali che oggettivamente si riflettono sull’andamento dell’economia e delle dinamiche sociali e dei costi per il l Paese, il tavolo del confronto che si aprirà dovrà avere una prospettiva ed un diverso respiro in tema di sicurezza.

Certamente la trattativa sarà ampia e molto complessa specie in tema di specificità salariale e professionale, previdenza dedicata per i poliziotti, tutele legali e professionali, delega per correttivo al riordino delle carriere e correggere così le disfunzioni  nei concorsi interni per le progressioni di carriera e la mobilità conseguente, solo per citare alcune delle criticità in evidenza nell’agenda del Siap.

Nel chiudere evidenzio che non ci sono solo le questioni economiche, ma tantissimi altri nodi da sciogliere, dalla crisi degli organici all’impegno straordinario nella gestione dei flussi migratori, al ruolo che ha e deve avere nel Paese l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, le Autorità Provinciali e Locali di PS, i poliziotti e le poliziotte.

                                         Giuseppe Tiani 

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