27 gennaio 2023 – 1° Lgt. in pensione PISTILLO Antonio
“Entro la fine del primo trimestre di quest’anno sarà pronta la bozza della delega per una nuova riforma fiscale”, queste le parole del vice ministro all’Economia Maurizio Leo. Entro marzo, quindi, vedrà la luce il testo della riforma fiscale targata governo Meloni che secondo i piani del governo sarà struttura in più parti, una di queste riguarderà la revisione delle aliquote Irpef.
In buona sostanza, pur mantenendo l’obbiettivo di fine legislatura quello della Flat tax, cioè un’aliquota fiscale unica per tutti, lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi che già ne beneficiano fino ad un limite di reddito di 85.000 euro dal 2023, il Governo sta lavorando per una delega per una riforma del fisco che però entrerà nel dettaglio demandando tutto a decreti attuativi.
Sempre il vice ministro all’Economia Maurizio Leo ha dichiarato che il Governo tenterà, entro la fine della legislatura, di addolcire la curva delle aliquote Irpef riducendole a tre, fermo restando la necessità di individuare le dovute coperture e senza scostamenti di bilancio. Dalle attuali 4 aliquote, è intenzione del governo passere a 3 (23, 27 e 43%), ma all’interno di scaglioni che saranno definiti con decreti attuativi. Tuttavia, indiscrezioni giornalistiche ipotizzano gli scaglioni indicati nel seguente primo specchio, mentre il successivo riporta il relativo risparmio fiscale.
Inoltre, non escluso che la riforma fiscale del Governa possa proseguire sulle orme di quella del Governo Draghi che ha ridotto la seconda aliquota dal 28 al 25% e la terza dal 38 al 35% e che pare prevedesse una seconda fase per un’ulteriore riduzione di quest’ultima al 32/33%. Ritengo questa ipotesi più plausibile, in quanto più sostenibile, pertanto col seguente primo specchio sono indicate le eventuali nuove aliquote e col successivo il relativo risparmio fiscale