Marina Militare: Operazione Mediterraneo Sicuro. A Taranto il passaggio di consegne del comando tattico

Il contrammiraglio Riccardo Marchiò è il nuovo comandante tattico dell’Operazione Mediterraneo Sicuro (OMS): si è tenuta ieri la cerimonia che ha siglato l’avvicendamento con il contrammiraglio Luca Pasquale Esposito, in presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis. Teatro del passaggio di consegne, la fregata Martinengo, ormeggiata alla Stazione Navale Mar Grande di Taranto.

Sicurezza e sorveglianza sono le parole d’ordine dell’operazione, che dallo scorso 14 settembre è alla sua seconda rotazione.  Presenza, vigilanza e tutela degli interessi nazionali nel Mediterraneo centro-orientale sono infatti garantiti da un dispositivo aeronavale che tutela la libertà di navigazione e di sfruttamento delle risorse ittiche, monitora il traffico mercantile nazionale e internazionale, contrasta le attività illegali.

Un altro importante focus di Mediterraneo Sicuro è la tutela delle infrastrutture strategiche di approvvigionamento energetico e di telecomunicazioni nelle aree di gravitazione nazionale, a garanzia delle piattaforme e a supporto dei nostri operatori di settore.

Non solo: la cooperazione con i Paesi vicini – attraverso la diplomazia navale, il supporto tecnico-logistico e l’addestramento congiunto – fa di quest’operazione un importante strumento d’unione fra le due sponde del Mediterraneo, unite da legami storici.

“Mi fa piacere che la ricorrenza solenne del 4 novembre veda la coincidenza con l’odierno avvicendamento. Si tratta del cosiddetto livello di comando tattico, quello che opera sul campo ed è direttamente coinvolto nell’impiego delle forze: navi, sommergibili, aerei, elicotteri e nuclei della Brigata Marina San Marco. Tutte realtà accomunate da un elemento fondamentale: il personale della Squadra Navale che le anima”, ha dichiarato l’ammiraglio De Carolis.

Sono fino a 6 – tra navi, sommergibili e un’unità ausiliaria impiegata per il supporto logistico alla Guardia Costiera e Marina Militare libiche – i mezzi coinvolti per assicurare presenza e sorveglianza, in applicazione della legislazione nazionale e dei vigenti accordi internazionali. In supporto all’attività, anche i velivoli organici delle navi, della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare basati a terra.

A maggio 2022 lo Stato Maggiore della Difesa ha deciso l’ampliamento sul piano strategico, operativo e tattico, dell’operazione di sorveglianza marittima Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015, a cominciare dall’estensione di monitoraggio dell’area, che è passata da 160.000 a 2.000.000 km quadrati circa, comprendendo la gran parte degli spazi internazionali marittimi del bacino mediterraneo.

FONTE E FOTO MARINA MILITARE

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