L’Associazione Sindacale Professionisti Militari (ASPMI) ha inoltrato una missiva al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e per conoscenza anche al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone e al Capo di stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Pietro Serino, per avere chiarimenti circa il Decreto-legge n.24 del 24 marzo 2022 in materia di “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19”.
Da una attenta disamina del provvedimento, questa sigla sindacale, ha notato una distonia in materia di assenza dal servizio legata al personale che contrae la malattia.
Ad oggi, le assenze dal lavoro a seguito di contagio rientrano nella fattispecie delle assenze non computabili nel tetto della licenza straordinaria.
A seguito del Decreto-legge in parola e considerato il termine dell’emergenza pandemica in atto, fissata al 31 marzo 2022, le attuali misure straordinarie a sostegno del personale cessano la loro efficacia.
Di fatto, dal 1° aprile la positività al COVID sarà trattata come una normale assenza per infermità o malattia, con effetti negativi sullo status del personale, poiché vengono decurtati in primis i giorni di licenza straordinaria (45 giorni annui) e in secundis i punteggi per le domande di trasferimento e gli avanzamenti di carriera.
Tutto ciò ingenera una disparità di trattamento tra chi ha contratto la malattia in stato di emergenza e chi la contrarrà successivamente.
In merito a tali valutazioni che incidono negativamente sull’aspetto economico e giuridico del personale, Le chiediamo che, in fase di conversione in Legge del Decreto-legge in esame, venga reintrodotta la previsione, rideterminando che l’assenza dal servizio a causa di contagio da COVID-19 rientri nei giorni non computabili ai fini del calcolo del periodo della licenza straordinaria.
ASPMI attende con fiducia un riscontro positivo da parte del Ministro Guerini, affinché possa chiarire la situazione nel pieno interesse del personale militare.
Roma, 31 marzo 2022