Aeronautica : 16° Stormo potrebbe essere spostato a Brindisi Tra 5 anni 10mila militari in meno

È ormai noto che nell’ambito del processo di riorganizzazione dell’Aeronautica militare , entro il 2024 ci sarà una riduzione del 30 per cento degli effettivi che passeranno dagli attuali 44mila a 34mila. Nella base militare di Martina Franca, da tempo circolano voci su un possibile trasferimento del 16° Stormo nella città di Brindisi, ma non solo…


La ridistribuzione di enti e reparti prosegue senza sosta. Soltanto  questa mattina avevamo pubblicato della lettera aperta del sindaco di Nocera Inferiore indirizzata al Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Il sindaco e la politica locale stanno tentando di evitare la probabile chiusura della caserma delle Esercito Italiano “Libroia”.

Nel contempo la stessa scuola di volo dell’ Aeronautica Militare di Latina, dove vengono formati i nostri Piloti ,  potrebbe essere trasferita presso il 9° Stormo di Grazzanise. Anche in questo caso, c’è stato l’intervento della politica locale e centrale.

Sempre nell’Arma Azzurra, nell’intento  di ridistribuire sul territorio enti e reparti ed al  fine di   “Trasformare un apparente limite in una opportunità di crescita”,  i “Fucilieri dell’aria” del 16° Stormo, rischiano di essere trasferiti nella citta di Brindisi, presso la sede del 32° Stormo.


Sono proprio i “Fucilieri” quelli che ,  per conto  dell’Aeronautica Militare, gestiscono l’ Operazione Strade Sicure ” all’interno degli  aeroporti civili italiani. Il reparto è tra i più operativi in Italia e svolge compiti  di protezione delle forze.

I “Fucilieri dell’Aria” svolgono un intenso ed esclusivo iter addestrativo. Il personale viene selezionato tramite dei  test molto selettivi. Solo superandoli si può accedere alle Forze di supporto e speciali dell’Aeronautica militare.

Anche in questo caso, nel  trasferimento del personale militare, a rimetterci,  oltre ai militari che ormai sono parte delle realtà locali, radicati nel territorio con le proprie famiglie, è soprattutto l’economia locale.

Nei prossimi anni , purtroppo dovremmo abituarci  alla ridistribuzione sul territorio dei nostri militari. La politica punta ad un ridimensionamento del “sistema Difensivo” , investendo più sulle armi che sul personale,  cosa possibile solo con la riduzione progressiva del numero dei militari in servizio.



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