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Finisce con tre assoluzioni la cosiddetta “guerra dei generali”, la lotta tra alti papaveri delle forze armate senza esclusione di colpi esplosa nel 2014 e culminata in un processo davanti alla procura militare di Roma che ieri sera ha prosciolto l’ex capo di stato maggiore dell’aeronautica Pasquale Preziosa e due alti generali del suo staff.
Erano accusati di aver tramato in vari modi per impallinare l’ascesa del segretario generale alla Difesa Carlo Magrassi ai vertici delle Forze Armate con il benestare di Matteo Renzi. Minacce inutili: Magrassi è diventato prima consigliere militare del premier e poi direttore nazionale degli armamenti.
Preziosa viene assolto così come Gianpaolo Miniscalco e Antonio Di Lella (la sentenza a giugno 2016) che erano accusati di aver fatto indebite pressioni e minacce sul direttore dell’Istituto di medicina aerospaziale (Imas) perché concedesse a Magrassi un “giudizio di non piena idoneità al volo, con esplicita limitazione al cosiddetto ‘doppio comando’: ciò per inibire a Magrassi di ottenere gli alti incarichi a cui aspirava e/o risultava candidato” Leggi tutto, clicca QUI