Un altro carabiniere livornese, come Pasquale Cinelli, diventato il simbolo della battaglia delle vittime dell’uranio impoverito per quel risarcimento di 800mila euro alla vedova e alla figlia, riconosciuto dopo 15 anni e al quale lo Stato si oppone facendo ricorso. Anche G. M., queste, le iniziali del 45enne livornese, è stato anche lui contaminato dall’uranio impoverito, liberato in nanoparticelle durante i bombardamenti.
La letteratura scientifica e numerose sentenze hanno provato la correlazione fra le gravissime malattie e patologie emerse nei militari e l’esposizione alle radiazioni dell’uranio impoverito.