Noto alle cronache per eventi ben più rilevanti, il Colonnello Sergio De Caprio ha deciso di candidarsi al Cocer dei Carabinieri. La notizia diffusa da “ildubbio” da vita ad accese discussioni tra i ranghi dell’Arma.
La promessa del Colonnello agli elettori è chiara e non lascia spazio a dubbi interpretativi, in caso di elezione svolgerà l’incarico senza alcuna sudditanza psicologia verso i decisori che gestiscono le risorse ed il destino professionale delle persone . Promette inoltre un’ azione volta al contrasto delle disparità di trattamento e delle diseguaglianze.
Molto popolare tra i carabinieri, ma noto anche al resto del mondo militare, il Colonnello De Caprio dovrà attendere l’esito delle elezioni della rappresentanza i cui risultati si avranno solo a fine del mese. I voti però non arriveranno da tutti i carabinieri, ma soltanto dalla Categoria A, quella degli Ufficiali.
La sua candidatura arriva proprio in un momento di cruciale importanza, infatti la consulta ha di fatto tolto il divieto per i militari di costituire associazioni sindacali, anche se , almeno per ora, soltanto il Cocer può svolgere funzioni di rappresentanza del personale militare.Le elezioni per il rinnovo della rappresentanza Militare sono avvenute grazie alla scadenza del decreto mille propoghe avvenuta lo scorso marzo.
Secondo “ildubbio” l’incarico di presidente del Cocer Carabinieri potrebbe toccare proprio al Colonnello De Caprio.Tratto da il dubbio:Il Cocer è un organismo molto potente. La forza è nei numeri: 19 rappresentanti per 110.000 militari. Ascoltato da ministri, parlamentari, vertici militari, il Cocer è in grado di condizionare gran parte delle scelte di politica militare. Ad esempio, la recente riforma dei ruoli che ha scontentato la quasi totalità del personale ed è oggetto di una valanga di ricorsi davanti al giudice amministrativo, come si legge nei forum associativi, sembra sia stata fatta su “misura” per alcuni componenti particolarmente ambiziosi del Cocer uscente.