“Video” Maresciallo Claudia Papale, prima donna sminatrice dell’Esercito in Italia e all’estero

di Elisabetta Rosaspina

Per chi è abituato a camminare sui terreni minati, come il maresciallo Claudia Papale, 29 anni, da 10 nell’esercito e da due comandante di plotone Acrt (Unità guastatori da ricognizione avanzata), la prima donna sminatrice dell’Esercito italiano e la prima a svolgere missioni all’estero, già dal 2009, con l’Operazione Leonte, non è stata una giornata particolarmente impegnativa, né stressante:«Le condizioni peggiori – racconta – sono quelle in cui devi lavorare con il caldo, sotto il sole, con tutto l’equipaggiamento di protezione addosso che ti lascia libere soltanto le braccia.

In quella situazione i turni sono necessariamente brevi, anche perché va mantenuta sempre alta la concentrazione e la tensione è forte». Dopo sette mesi in Libano, a bonificare il confine, lungo la blue line, prima dai cluster, le bombe a grappolo che si disseminano e sembrano giocattoli colorati, o palline da tennis, e poi i campi minati, ora è lei a guidare e ad addestrare gli sminatori del 10° Reggimento, comandato dal colonnello Ivan Cioffi, alla Caserma Col di Lana di Cremona.

Oltre alle operazioni all’estero, l’unità può essere impiegata per attività legate a indagini di polizia giudiziaria: nelle ultime settimane, sono stati proprio gli specialisti del 10° Reggimento a «dragare» con i metaldetector il parco di Varese dove fu accoltellata e uccisa 29 anni fa Lidia Macchi, alla ricerca dell’arma del delitto.

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