USMIA: Procedure per la dipendenza da causa di servizio delle lesioni traumatiche prodotte da Covid_19.

L’emergenza pandemica continua a richiedere l’intenso coinvolgimento dei militari appartenenti alle Forze Armate, ai fini dello svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali, delle molteplici attività di sostegno alla cittadinanza nonché di supporto alle Istituzioni civili.

Nei primi mesi del 2020, la rapida diffusione del virus unita alla insufficienza o all’inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuale e, più in generale, alla mancanza di un efficace sistema di prevenzione del rischio di infezione, ha senz’altro favorito il contagio di molti militari, impegnati nell’adempimento dei propri doveri.

L’infezione da Covid-19, anche a seguito di modifiche normative recentemente intervenute, laddove contratta nell’ambito di attività istituzionali, è assimilata alle lesioni traumatiche riconducibili “a causa di servizio”, in particolare quando le attività lavorative svolte quali, ad esempio, l’ordine pubblico, la tutela della pubblica incolumità, le operazioni di soccorso sanitario, le attività ospedaliere o ogni altro servizio effettuato in particolari situazioni ambientali, non abbiano potuto escludere in maniera certa la possibilità di esposizione al rischio di infezione.

Ci risulta che a fronte delle migliaia di militari contagiati, sia stato avanzato un numero relativamente esiguo di istanze di riconoscimento di causa di servizio e, in alcuni casi, sembra che esse siano state addirittura respinte, adducendosi motivazioni incoerenti rispetto ad un fenomeno epidemiologico ancora in evoluzione e del quale, gli stessi esperti sanitari, non sono ancora in grado di prevederne in maniera chiara i possibili effetti collaterali nel medio e lungo periodo.

In ragione di tali possibili implicazioni sulla salute dei militari che hanno contratto il virus e allo scopo di tutelare, comunque, il diritto al riconoscimento della “causa di servizio” nonché, eventualmente, dello status di “vittima del dovere”, USMIA ha istituito un servizio gratuito volto ad assistere coloro che dovessero incontrare difficoltà nell’attuare le necessarie procedure e a far valere le rispettive istanze avanzate all’Amministrazione.

I Soci di USMIA potranno, pertanto, rivolgersi al nostro team di esperti scrivendo a covid@usmia.it.

Oltre al punto di contatto riportato sul sito www.usmia.it, il personale dell’Arma dei Carabinieri può rivolgersi direttamente al relativo referente, reperibile al numero di telefono 3313657720.

Roma, 31 dicembre 2020 LA SEGRETERIA NAZIONALE

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