Uranio impoverito, 334 morti e 3.670 malati

Cagliari, 20 maggio 2016  – Più di quindici anni 15 anni di morti, denunce, processi, manifestazioni di piazza e commissioni d’inchiesta, per lottare contro l’uranio impoverito e i malati che tornarono dalla missione Nato nei Balcani. Ma nulla di nuovo, in realtà il Pentagono aveva stabilito la pericolosità dell’utilizzo dei proiettili all’uranio già nel 1978 e nel 1994 aveva informato l’alleato italiano con un’apposita direttiva.

Il prezzo del massiccio impiego, alla fine degli anni ’90, di militari italiani in Bosnia e Kosovo, molti erano del Sud Italia e e dalla Sardegna, costò caro a molti di quei ragazzi. Diversi soldati furono colpiti da leucemia e  si ammalano al rientro dalle missioni e tra questi il caporal maggiore Salvatore Vacca, deceduto in un’ospedale di Cagliari nel 1999 in seguito a una grave forma di leucemia.

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