UNARMA: Elevato rischio di diffusione del Covid-19 tra gli allievi marescialli di Firenze

Alla scrivente Associazione Sindacale Carabinieri portatrice di interessi diffusi e collettivi giuridicamente rilevanti, sono giunte diverse segnalazioni da parte di militari frequentatori del primo primo anno della scuola allievi Marescialli di Firenze:

Da tali segnalazioni sembrerebbe che:

  • durante l’esecuzione dell’istruzione formale non si rispetti il metro di distanza interpersonale così come previsto dal DPCM vigente, creando così assembramenti inevitabili dato il numero elevato di allievi e, essendo obbligatorio l’uso della mascherina, ogni qual volta sia dato l’ordine “di corsa”, gli allievi si trovano a correre con la mascherina indossata, provocando malessere dovuto alla difficoltà respiratoria durante tale sforzo fisico;
  • nonostante gli allievi siano “bloccati” all’interno dell’istituto, privati dei pernotti esterni e delle libere uscite, tale trattamento non è riservato ad altro personale esterno che, quotidianamente, entrando nella scuola, ha contatti ravvicinati con i militari allievi;
  • il bar e ristorante lavorano su tutto l’arco della giornata noncuranti delle regole imposte dal DPCM per la zona rossa;
  • gli allievi pernottano e vivono abitualmente in alloggi da 6 posti occupati da 4 militari dove si utilizza gli stessi servizi igienici;
  • non viene assegnato materiale di pulizia adeguato all’esigenza in essere, (disinfettanti): la ditta preposta effettua solo la pulizia dei servizi igienici dal lunedì al venerdì;

  • a causa degli orari ristretti, gli allievi non hanno la possibilità di poter lavare ed igienizzare le proprie uniformi che usano quotidianamente, provocando condizioni igieniche alquanto discutibili;
  • le lezioni svolte dagli allievi dovrebbero essere svolte alla presenza del professore, ma in realtà vengono svolte in collegamento da remoto;
  • la situazione sembra stia ulteriormente peggiorando: una compagnia conta ulteriori 3 casi di positività al covid-19, 6 militari presentano sintomi riconducibili ed altri 11 sono in isolamento per essere stati a contatto con casi positivi.

Questa Associazione sindacale si chiede per quale motivo, nonostante la situazione sanitaria in atto, nonostante tutti gli sforzi che gli Italiani sono obbligati a subire, nonostante l’incontrollato aumento dei contagi all’interno della suddetta Scuola allievi, continui nella normalità, come se nulla fosse, mettendo in pericolo la salute di circa 650 allievi.

Tutto ciò segnalato si ripercuote negativamente sul benessere del personale.

Rilevato che tra gli interessi primari di questa Associazione, portatrice di interessi diffusi, vi è la tutela della salute del Carabiniere, diritto fondamentale dell’individuo e del lavoratore/militare costituzionalmente protetto, si ritiene necessario, attraverso la presente, richiedere l’intervento dei preposti Uffici affinché venga eseguita una puntuale verifica al riguardo.

In virtù della missiva n. 49/1-162-2-2018 di Codesto Ufficio datata 27 novembre u.s., che richiama la circolare M_D GUDC REG2019 0020023 del 30 aprile 2019, si chiede di inoltrare la presente, per quanto di competenza, al Ministero della Salute, al Ministero della Difesa, nonché all’Autorità Giudiziaria (Tribunale militare di Roma, Tribunale di Firenze) per le valutazioni di loro competenza.

Trattandosi di procedimento amministrativo, la scrivente Associazione sindacale, partecipa che trascorsi 30 giorni dalla presente, senza risposta, si vedrà costretta all’accesso agli atti amministrativi ai Ministeri nonché alle Autorità Giudiziarie sopra menzionate per conoscere lo stato della pratica e il suo responsabile.


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