A processo per 600 euro, assolto colonnello ‘Strade sicure’ da due dei tre capi d’accusa

A sette anni di distanza dall’ episodio contestato un colonnello dell’Esercito italiano, Ferdinando Munno, è comparso oggi in Corte d’appello a Torino come imputato, accusato di avere compiuto una irregolarità costata all’amministrazione un totale di 600 euro. La sentenza è stata pronunciata stamani. I giudici hanno assolto l’ufficiale da due dei tre capi d’accusa (l’abuso e il falso per soppressione) e hanno modificato il terzo in “falsità in certificati” ordinando il non luogo a procedere per la tenuità del fatto.

Munno, che oggi presta servizio al Comando generale a Roma, è stato chiamato in causa per un fatto avvenuto nel 2010, quando a Torino comandava il 41 battaglione Frejus. Due sottoposti erano andati nella Capitale per partecipare a un corso di aggiornamento che però era stato rinviato: la comunicazione, arrivata a Torino il giorno prima senza i connotati dell’ urgenza, non era stata letta. L’ufficio decise così di mettere il costo della trasferta (300 euro a testa) in carico al battaglione. L’inchiesta partì nel 2013 dopo un esposto anonimo.

“E’ un caso che si dovrebbe risolvere con il buon senso”, hanno detto in aula gli avvocati Michela Malerba e Gianluca Tretola.

Nel 2015, come comandante del Raggruppamento tattico “Lombardia”, Munno è stato al vertice dell’operazione “Strade Sicure” a Milano e ha ricevuto un encomio da Philp Reeker, Console Generale degli Stati Uniti, per i servizi di protezione delle sedi americane.

FONTE

Condivisione
Metti un like alla nostra pagina facebook, Clicca QUI. Ci trovi anche su Telegram, Clicca QUI. (Se non hai Telegram, Clicca QUI)

Lascia un commento