Vaccini in ambito Militare , il TAR e Comitato di Verifica danno ragione al Caporal Maggiore affetto da leucemia

Importante sentenza su un Militare che ha contratto una patologia neoplastica dopo aver subito vaccinazioni plurime e ravvicinate.

E’ ancora una volta il T.A.R. a ribaltare tutto , ma questa volta si è espresso favorevolmente  anche il «Comitato di verifica» .

Il Caporal Maggiore è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” .Una battaglia legale durata quattro anni,  che dimostra ancora una volta la “correlazione” tra le patologie “neoplastiche” e le vaccinazioni in “ambito militare” .

Di Martino Villosio

Nel 2011, a 29 anni, gli è stata diagnosticata una leucemia acuta linfoblastica. E anche lui, caporale maggiore originario della Sicilia, è entrato a far parte dell’esercito di militari italiani affetti da gravissime patologie neoplastiche. Anche lui, come migliaia di altri compagni malati o deceduti, alle spalle aveva delle missioni all’estero (tra cui una in Iraq) e, come racconta il suo avvocato Santi Delia, «una massiccia somministrazione di vaccini subita fin dall’arruolamento: 6 in solo mese nel 2005, 8 in 40 giorni nel 2009, addirittura 11 nel 2000».

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