Nuovo sistema per rimuovere le mine

Nello stabilimento di Finmeccanica si è svolta la dimostrazione di D-BOX ( Demining tool -BOX), innovativo sistema per la rimozione delle mine.

La presentazione alla sede giuglianese di Finmeccanica ha mostrato il progetto sviluppato nell’ambito di una richiesta della Commissione Europea, e che sarà un esempio di tecnologia militare applicata a fini civili e umanitari.

Si è svolta  presso il sito Finmeccanica di Giugliano (Napoli), la dimostrazione finale di D-BOX (Demining tool-BOX), progetto di ricerca per lo sviluppo di una soluzione completa per aumentare la sicurezza delle operazioni di sminamento, finanziato dalla Commissione Europea. Finmeccanica, attraverso la divisione Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale, è leader della parte di innovazione tecnologica e responsabile della dimostrazione finale del progetto, a cui partecipano anche altre aziende, università e centri di ricerca.

Un esempio di come tecnologie e competenze sviluppate nel settore difesa possano essere utilizzate per attività civili e di sicurezza, D-BOX è in grado di integrare informazioni e dati ricevuti da diversi strumenti e sensori, consentendo all’operatore di concentrarsi esclusivamente sulle attività che sta conducendo sul terreno.

D-BOX consente di minimizzare i rischi per l’uomo, aumentare l’efficienza delle operazioni e contenere i costi delle campagne di sminamento. Un  professionista del settore, infatti, impiega oggi circa 8 ore di lavoro per bonificare 5 metri quadri di terreno, con risultati non sempre affidabili e precisi. Grazie a D-BOX sarà possibile disporre di informazioni di dettaglio provenienti da diverse fonti – satelliti, droni, telecamere termiche, sensori di prossimità di concezione innovativa, antenne e altri strumenti sul campo –confrontarle con dati statistici e quindi intervenire con maggiore sicurezza sull’area di lavoro.

Nel corso della dimostrazione sono stati ricreati diversi scenari applicativi – dal deserto al terreno umido, da aree con folta vegetazione a zone colpite da esplosioni – per riprodurre le condizioni e gli ambienti su cui oggi si concentrano maggiormente le operazioni di sminamento, con particolare riferimento alla Croazia e al Sudan. Il sito Finmeccanica di Giugliano impiega circa 360 persone che lavorano prevalentemente nella microelettronica applicata ai sistemi radar terrestri e navali.

FONTE ( comunicato Finmeccanica)

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