Nei poligoni sull’isola si spara l’80 per cento di tutte le bombe che si fanno esplodere in Italia, sia da parte dell’esercito italiano sia dei nostri alleati. Un libro ricostruisce il nesso tra le polveri e le malattie
Tra dicembre 2015 e gennaio 2016 sono morti sei soldati, la più giovane aveva 31 anni e aveva partecipato alle nostre missioni. In tutto i militari ammalati a causa dell’inquinamento bellico sono circa 3800, di cui 328 le vittime accertate di uranio impoverito. Questi ragazzi si ammalano e muoiono mesi dopo aver partecipato a missioni all’estero e spesso la malattia viene declinata con il nome della destinazione: Sindrome dei Balcani, Sindrome dell’Iraq. Ma c’è anche chi non è uscito mai dalle mura di casa nostra e si è ammalato lo stesso.
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