Pubblica amministrazione: No ai militari come dirigenti!

I sindacati del Pubblico Impiego si coalizzano per contestare una norma che presto potrebbe essere inserita nel Codice di Ordinamento Militare, permettendo a Maggiori e Tenenti Colonnello di poter ambire a dirigere determinati Ruoli in ambito civile

“Apprendiamo sembra esserci l’intenzione di proporre una norma con la quale modificare il Codice di ordinamento militare per favorire il transito di ufficiali (maggiori e tenenti colonnelli) nel ruolo della dirigenza della pubblica amministrazione. Se così fosse, vi sarebbe un fortissimo rischio di militarizzazione, cui ci opporremmo”.


A dirlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa: “Sostenere l’idea che militari sempre impiegati in compiti operativi a difesa del Paese possano anche assumere ruoli nella dirigenza della pubblica amministrazione, per i quali sono necessarie competenze specifiche di altra natura, è un’idea disfunzionale che rischia di non rispondere alle reali esigenze organizzative del dicastero. Senza considerare che una procedura di questo tipo rischierebbe di limitare, di fatto, le posizioni per quel personale civile che già da oggi avrebbe le competenze necessarie a svolgere mansioni dirigenziali”.

Il rischio, spiegano i sindacati, è quello di determinare “uno stravolgimento dei ruoli della pubblica amministrazione che, così come appare, rischierebbe di subordinare le lavoratrici e i lavoratori alla legge piuttosto che al ccnl vigente”. I sindacati si rivolgono dunque al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Difesa Elisabetta Trenta e alle Commissioni della Difesa di Camera e Senato per capire se vi sia “un’intenzione chiara da parte del governo e del Parlamento di agevolare tale misura, che evidentemente, se confermata, provocherebbe l’immediata reazione dei sindacati confederali”.



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